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La “Ragaini” annuncia licenziamenti, sindacati sul piede di guerra

166 è il numero di licenziamenti annunciati da una delle più grandi aziende di radiatori esistenti, la "Ragaini" di Loreto. Giovedì 25 il vertice con i sindacati in Confindustria

LORETO – La “Ragaini radiatori” di Loreto, che produce radiatori in alluminio per il mercato europeo, ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alla Rsu, ieri 22 maggio, l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 166 dipendenti su 320 attualmente in forza.

L’azienda, che è da tempo in crisi, ha già utilizzato quasi interamente gli ammortizzatori sociali a disposizione accumulando ritardi nei pagamenti degli stipendi oltre ai mancati pagamenti di altre spettanze contrattuali. Recentemente inoltre aveva richiesto un ultimo periodo di cassa integrazione straordinaria firmando, con i sindacati di categoria e la Rsu, un accordo che prevedeva il recupero di arretrati e il pagamento per conto dei lavoratori di retribuzioni trattenute dall’azienda.

«Va sottolineato che negli ultimi dieci anni la Ragaini non ha mai investito seriamente nel processo produttivo collocandola così fuori mercato – dicono in una nota congiunta le rappresentanze sindacali -. Per questo Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil con le Rsu “Ragaini radiatori” esprimono forte preoccupazioni per quanto sta accadendo e sollecitano le istituzioni politiche del territorio e della Regione Marche affinché questa nuova crisi non si sommi alle altre già esistenti su un territorio martoriato dalla perdita di posti di lavoro».

Nel pomeriggio di giovedì 25 maggio nella sede di Confindustria Ancona è convocato l’incontro tra sindacati e azienda per trovare tutte le soluzioni possibili per scongiurare i 166 licenziamenti annunciati.