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La via Lauretana tra i 41 cammini “ufficiali” d’Italia

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha inserito la via Lauretana nell'atlante ufficiale dei cammini d'Italia. A darne notizia il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti

Pellegrinaggio per la via Lauretana
Pellegrinaggio per la via Lauretana
LORETO – Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha inserito la via Lauretana nell’atlante ufficiale dei cammini d’Italia. «Una grande soddisfazione per il lavoro svolto, un riconoscimento del valore della nostra proposta e soprattutto un buon auspicio per il 2019, anno del turismo lento», ha detto il sindaco Paolo Niccoletti non appena appresa la notizia.
Un lungo percorso che attraversava tutto lo Stato pontificio e che tornò ad assumere una certa importanza quando, nel 1589, papa Gregorio XIII decise di migliorarne la percorribilità e intensificarne il traffico. Questa è la via Lauretana, come indirettamente riporta Michel de Montaigne nel suo “Journal de voyage en Italie”, il racconto del suo viaggio nello Stato Vaticano attraverso appunto la via Lauretana. Partendo dalla trecentesca porta di San Pietro ad Assisi, il tracciato prosegue sulla Rete dei cammini lauretani attraversando vari luoghi legati tra loro da spiritualità, cultura e molto altro, alcuni compresi nel cratere del sisma. Quello lauretano, assieme ai cammini francescani e benedettini, rientra nel gruppo dedicato ai santi ma ce ne sono tanti altri in Italia, in tutto 41, dedicati alla pace ad esempio o a poeti illustri come Dante. Per i cammini sono stati definiti 11 criteri, come la fruizione in sicurezza, la possibilità di essere raggiungibili, che ci sia ristorazione nell’ambito di cinque chilometri e che siano geo rintracciabili.