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“L’arte che salva”, dopo Lotto arriva Crivelli

Si terrà domani, sabato 18 novembre, il secondo degli appuntamenti culturali dedicati al pubblico per vivere in modo speciale la mostra “L'arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino”

I curatori durante la visita alla mostra "L'arte che salva" a Loreto
I curatori durante la visita alla mostra "L'arte che salva" a Loreto

LORETO – Dopo Lotto arriva Crivelli. Si terrà domani, sabato 18 novembre, alle 18 nella sala consiliare del Comune di Loreto, il secondo degli appuntamenti culturali dedicati al pubblico per vivere in modo speciale la mostra “L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino”. Il curatore Giuseppe Capriotti terrà una conferenza dal titolo “Vittore Crivelli, pittore dei predicatori dell’Osservanza francescana”, un interessante percorso intorno all’arte del fratello ritenuto “minore” di Carlo Crivelli, la cui arte invece, come verrà illustrato dal professore, ha esiti molto alti in alcune opere, veri e propri capolavori presenti nella mostra di Loreto dove si terrà una visita guidata per il pubblico.

Promossa dalla Regione Marche e ordinata con l’utilizzo delle opere d’arte provenienti dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dal sisma e messe in sicurezza nei depositi attrezzati del Mibact, la mostra di Loreto, apertasi lo scorso 8 ottobre, include nel suo percorso le opere dei due “giganti” dell’arte italiana del Rinascimento e per far conoscere meglio i due artisti i curatori hanno deciso di tenere delle conferenze aperte al pubblico.

La carriera e la fortuna di Vittore è segnata proprio dall’essere fratello minore: minore perché nato dopo Carlo, minore perché arriva nella Marca (a Fermo) seguendo le orme del fratello, minore perché ritenuto in genere meno vivace e innovativo di Carlo, minore perché imita spesso le geniali soluzioni del fratello. Eppure in alcuni campi della sua produzione Vittore non è affatto un “minore”, specialmente quando lavora per i francescani dell’Osservanza, che promuovevano un ritorno a una più rigorosa osservanza della regola e della povertà francescana. Per questi frati predicatori Vittore realizza delle opere straordinariamente innovative che rispondono alle esigenze religiose di un ordine in crescita: il beato Giacomo della Marca di Urbino, il polittico di Sant’Elpidio a Mare, l’Immacolata di Falerone ad esempio. Nella conferenza saranno analizzate queste e altre opere di Vittore (poste anche a confronto con quelle di Carlo) per cercare di capire come e quanto il pittore cerchi di adeguarsi alle richieste dell’ordine dei frati. L’ingresso alla conferenza è gratuito, la visita guidata alla mostra prevede una riduzione di tre euro sul biglietto intero.

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