OSIMO – Per un bambino da zero a quattro anni i tempi di attesa per ricevere un intervento precoce con diagnosi valutativa delle difficoltà sensoriali alla Lega del filo d’oro arrivano, in media, fino a sette mesi ma si possono protrarre fino a 18 mesi per i bambini dai quattro anni in su. Ridurre i lunghi tempi delle liste di attesa per offrire assistenza e cura a sempre più bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali e alle loro famiglie attraverso il nuovo centro nazionale è l’obiettivo della campagna di raccolta fondi “Insieme per loro” appena lanciata, cui si può contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45543 fino 29 ottobre.
Nato di quattro chili e mezzo alla 42esima settimana di gestazione, Francesco, che oggi ha nove anni, ha affrontato da subito una serie di complicazioni e difficoltà: una crisi epilettica al quinto giorno di vita lo costringe a cure di emergenza e gli provoca danni cerebrali con una diagnosi di cecità e molte incertezze sulla futura capacità di udire e camminare. Eppure oggi può frequentare la scuola elementare. Ma Francesco non è stato l’unico bambino ad arrivare al Filo d’oro con poche speranze per il futuro. Ci sono stati anche Agostino, Nicolò, Sofia, Melissa e tanti altri. Oggi in Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito sono 189mila, un dato esponenziale rispetto alle stime precedenti. Oltre la metà di queste persone, circa 108mila, vive di fatto confinata in casa, non essendo autosufficiente nelle più elementari necessità quotidiane. Molto spesso infatti alle disabilità di base si aggiungono problemi motori o danni permanenti da insufficienza mentale.
Il nuovo centro nazionale sarà una struttura all’avanguardia in Europa e nasce con l’intento di costruire un ambiente progettato per assicurare alle persone sordocieche e con gravi disabilità la più completa vivibilità degli spazi. «Il centro permetterà al Filo d’oro di migliorare la qualità dei servizi, aumentare la capacità di accoglienza degli utenti e delle loro famiglie e accorciare i tempi delle liste di attesa per una prima valutazione, particolarmente importante soprattutto nei bambini. Proprio nelle prime fasi dello sviluppo si riescono ad ottenere le migliori risposte ai trattamenti educativi e riabilitativi, valorizzando tempestivamente anche le abilità residue – dichiara il segretario Rossano Bartoli -. Per aiutarci ad offrire assistenza e cure a sempre più persone abbiamo bisogno del vostro aiuto». Il centro occuperà in totale una superficie di 56mila metri quadrati e 24mila di spazi verdi e sarà composto da nove edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, quattro palestre per la fisioterapia e due piscine per l’idroterapia.