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Lega del Filo d’oro di Osimo, al via la nuova campagna “Una storia di mani”

Servirà alla realizzazione di un nuovo centro nazionale, una struttura all’avanguardia in Europa progettata per assicurare alle persone sordocieche e con gravi disabilità la più completa vivibilità degli spazi. Si può contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45514 fino al 31 dicembre

La preziosa assistenza degli operatori del Filo d'oro
La preziosa assistenza degli operatori del Filo d'oro

OSIMO – Garantire un intervento precoce ai bambini sordociechi da zero a quattro anni e ridurre le liste di attesa, che oggi arrivano anche fino a 18 mesi: per la Lega del Filo d’oro di Osimo significa agire tempestivamente nella prima infanzia e incrementare i posti letto da 56 a 80, per accogliere un numero maggiore di persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. «Obiettivi importanti che si potranno raggiungere quando i lavori di costruzione del secondo lotto del nuovo centro nazionale, partiti da poco, saranno portati a termine. – dice il segretario generale Rossano Bartoli – Un progetto ambizioso per cui il Filo d’oro chiede il sostegno di tutti lanciando la nuova campagna di raccolta fondi “Una storia di mani”. Si può contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45514 fino al 31 dicembre».

Il nuovo centro nazionale sarà una struttura all’avanguardia in Europa e nasce con l’intento di costruire un ambiente progettato per assicurare alle persone sordocieche e con gravi disabilità la più completa vivibilità degli spazi. Il centro sarà composto da nove edifici, 37 tra ambulatori medici per la diagnosi e la riabilitazione e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, quattro palestre per la fisioterapia e due piscine per l’idroterapia. Oggi in Italia, secondo un recente studio condotto dall’Istat in collaborazione con la Lega del Filo d’oro, le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito sono 189mila. Oltre la metà di queste persone, circa 108mila, vive di fatto confinata in casa, non essendo autosufficiente nelle più elementari necessità quotidiane. Per la campagna sono scesi in campo diversi volti noti dello sport e dello spettacolo, tra cui i testimonial storici Renzo Arbore e Neri Marcorè e alcuni tra i direttori d’orchestra più popolari come Leonardo De Amicis, Pinuccio Pirazzoli e Peppe Vessicchio.