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L’Italia non si ferma, Luigi Luna: «Garantita la sicurezza dei dipendenti il lavoro va avanti»

Parla il responsabile della ditta di Osimo, specializzata nella produzione di lamiere e manufatti metallici, con oltre 60 anni di storia alle spalle, che spiega i mezzi messi in campo a tutela dei dipendenti

La ditta Luna Quinto di Osimo

OSIMO – “L’Italia non si ferma”. Così il presidente del consiglio Conte aveva dichiarato pochi giorni fa, dopo la firma del protocollo d’intesa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ci sono imprese che provano ad andare avanti, pur in un contesto difficile e con tutte le precauzioni possibili. Tra queste anche la ditta Luna Quinto di Osimo, specializzata nella produzione di lamiere e manufatti metallici, con oltre 60 anni di storia alle spalle. «Nella nostra azienda si lavora in sicurezza anche in periodi difficilissimi come quello che stiamo vivendo – spiega Luigi Luna, responsabile dell’ufficio commerciale – Stiamo rispettando punto per punto tutte le misure previste dal protocollo nazionale. Non solo, abbiamo scritto e attuato un nostro Disciplinare anti-Coronavirus ancor prima dell’uscita del Decreto Governativo che in realtà ricalca esattamente il nostro documento. Certamente, giorno per giorno, aggiungiamo altre iniziative e raccomandazioni per una maggiore garanzia e tranquillità di tutti coloro che operano nella nostra azienda».

La nota disciplinare interna dell’azienda Luna Quinto Spa prevede una serie di obblighi e precauzioni tra cui il divieto d’ingresso negli spazi aziendali a fornitori e clienti (con comunicazioni solo telefoniche o via e-mail), l’ingresso frazionato dei dipendenti nei luoghi comuni, il ricorso alle ferie per alcuni lavoratori, orari diversificati per evitare gli assembramenti, la sanificazione degli ambienti, l’acquisto di mascherine, sapone e gel igienizzante, il rispetto di almeno un metro di distanza tra colleghi, il divieto di presentarsi sul posto di lavoro per chi dovesse avere una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.

La conferma arriva anche dai rappresentanti sindacali interni all’azienda, Daniele Tesei (responsabile dei lavoratori per la sicurezza) e Alessio Sampaolesi (rsu della Fiom). «Sin dai giorni prima del decreto emanato dal governo – spiegano in una nota – le rappresentanze sindacali e la direzione dell’azienda si sono mosse prendendo in esame il caso per applicare tutte le dovute precauzioni. Ci sentiamo pertanto di dire che da parte dell’azienda c’è stata una risposta repentina e soddisfacente per quanto riguarda la tutela dei lavoratori. Precisiamo che lo sciopero indetto dalla Fiom (ieri lunedì 16 marzo, ndr) è stato contro le misure secondo noi inadeguate prese dal Governo, non contro la mancata messa in sicurezza dei luoghi di lavoro da parte dell’azienda».

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