LORETO – Loreto celebra i 500 anni dalla morte dell’artista urbinate Raffaello con un’opera di indiscusso valore, l’arazzo “Ananias et Saphira. Raphael Invenit”, commissionato da papa Leone X per la decorazione della Cappella Sistina assieme ad altre composizioni. E’ proprio l’arazzo “Ananias et Saphira” della collezione di Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona la punta di diamante della mostra curata dal professor Stefano Papetti organizzata a Loreto. Il Coronavirus ha imposto due stop all’inaugurazione, uno a fine febbraio e uno i primi di marzo. Oggi, sabato 23 maggio, dopo quasi tre mesi, l’esposizione apre alle 16 al Bastione Sangallo splendidamente restaurato alla presenza del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e dell’assessore al Turismo e Cultura Moreno Pieroni. La mostra sarà aperta al pubblico da lunedì 25 maggio anche attraverso il servizio di prenotazione (per informazioni segreteria.loreto@regione.marche.it) e rimarrà visitabile fino 31 agosto al Bastione Sangallo. Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa in misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da Covid-19, l’accesso sarà contingentato. L’esposizione comprende anche una serie di interessanti incisioni ispirate alle opere dell’artista e opere scultoree dell’Accademia delle Belle Arti di Urbino.
«Finalmente inauguriamo la mostra. La città di Loreto riprende la sua corsa, iniziata con l’apertura dell’anno giubilare, e che la vedrà protagonista nell’estate italiana con eventi e manifestazioni organizzati da questa amministrazione garantendo la sicurezza sanitaria dei propri cittadini e dei turisti», commenta il sindaco Paolo Niccoletti. L’assessore al Turismo Fausto Pirchio aggiunge: «Spiritualità, arte e bellezze naturali costituiscono un tessuto che rende Loreto una città unica al mondo. La mostra vuole essere una ripartenza turistica della città dopo il lockdown». Oggi in città riapre anche il museo Pontificio Santa Casa.