LORETO – E’ stato presentato all’alberghiero “Einstein-Nebbia” di Loreto il progetto “Il cammino di San Francesco Caracciolo”, un percorso che segue le orme del santo patrono dei cuochi e che si snoda tra Marche, Abruzzo, Molise e Campania coinvolgendo 14 istituti alberghieri che si trovano proprio lungo il cammino. Un percorso che unisce idealmente Loreto e altre località abruzzesi e molisane per arrivare a Napoli. Si tratta di un progetto di turismo lento ed esperienziale che vuole ripercorrere le vie del Santo Patrono dei cuochi. Punto focale la scoperta del territorio sia dal punto di vista enogastronomico che turistico, con base di partenza Loreto e l’Einstein-Nebbia in veste di istituto capofila. Presente Nicola Caracciolo, presidente della Fondazione Laici Caracciolini, che ha spiegato: «Il cammino è nato un po’ per caso nel 2008 quando ci fu il quarto centenario della morte di Caracciolo. Abbiamo pensato sia a un pellegrinaggio dal luogo della nascita fino a quello della morte del santo e poi di allungare il percorso ripercorrendo l’ultimo viaggio che l’ha portato ad Agnone, dov’è morto. Era iniziato proprio a Loreto, dal santuario. Il corpo è stato poi portato a Napoli dove c’è la casa madre dell’Ordine. Adesso il percorso da Loreto a Napoli grazie all’istituto alberghiero potrà trovare spazio».
In collegamento da Roma c’era il preposito generale dei Chierici Regolari Minori e gli istituti alberghieri che si trovano lungo il cammino e che erano invitati a partecipare: Ascoli, Pescara, Villa Santa Maria, Agnone, Vairano, Teano, Aversa, Napoli. Il dirigente scolastico Francesco Lucantoni ha creduto fin dall’inizio alle grandi potenzialità del progetto con la professoressa Sabrina Bucci che si è interfacciata con Margherita Rizzuto per coordinare l’evento. L’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata dalla presenza dell’arcivescovo di Loreto monsignor Fabio dal Cin e da rappresentanze istituzionali dei Comuni di Loreto e Recanati. E’ nata poi una preziosa sinergia tra la Fondazione Laici Caracciolini, la Federazione italiana cuochi, l’Unione cuochi Marche e l’istituto stesso.