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Loreto, inaugurata la mostra sui santuari mariani

“Shrines of Europe, un percorso di fede e spiritualità”, è realizzata in condivisione con le altre sei città santuario d'Europa che, assieme alla marchigiana, fanno parte dell'omonima associazione

L'inaugurazione della mostra a Loreto
L'inaugurazione della mostra a Loreto

LORETO – È arrivata a Loreto la mostra itinerante “Shrines of Europe, un percorso di fede e spiritualità”, realizzata in condivisione con le altre sei città santuario d’Europa che, assieme alla città mariana, fanno parte dell’omonima associazione: Lourdes, Fatima, Altötting, Czestochowa, Mariazell e Einsieseln.

«Dopo la prima tappa di Altötting dello scorso luglio, abbiamo inaugurato l’esposizione nella Sala Marziali, dove resterà visibile fino al 18 settembre – dice il sindaco Moreno Pieroni -. Quello di “Shrines” è un progetto importante, che ci sta dando soddisfazioni grazie all’impegno profuso dall’assessore alla Cultura Francesca Carli e dall’assessore ai Gemellaggi Daniela Romanini. L’obiettivo è lavorare con le nostre omologhe europee per rilanciare il turismo religioso condividendo buone pratiche e gli aspetti culturali e devozionali che ci uniscono».

«Le sette città sono unite da intenti comuni di fede, di amore anche dei nostri luoghi e della loro storia ed ecco che l’associazione ci dà l’occasione di collaborare e di confrontarci e crescere insieme – spiega Carli -. Sono convinta che la cultura, tutta la cultura, sia di fede religiosa come la fede nella Madonna possa condurci ad un futuro di unità di intenti. Un ringraziamento particolare va al professor Paolo Mario Galassi per aver curato con grande competenza l’allestimento ed aver prestato la sua arte a servizio della comunità. È stato poi un grande onore essere presente come rappresentante dell’amministrazione comunale con gli altri colleghi alla riunione dove è stato siglato il patto di amicizia tra la città di Loreto e Ghajnsielem, città dove la devozione alla Madonna di Loreto è radicata nella tradizione popolare e nel folklore locale, così come è fondamentale la valorizzazione della cultura e delle istituzioni musicali locali tra cui la St Joseph band che suonò nella nostra città. Fede e cultura si sono intrecciate armoniosamente durante le festività e questa amicizia ha confermato quanto siano importanti, nel nome della storia comune fra i popoli, gli scambi culturali per la socialità e la crescita del territorio».