LORETO – In questo tempo di pandemia la Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto ha presentato al Ministero dei Beni e delle attività culturali un progetto di valorizzazione e riqualificazione del complesso monumentale del santuario. Tale opportunità e relativi obiettivi sono stati presi in considerazione dal Ministero dei beni e attività culturali, che in tarda serata ieri (9 febbraio) ha informato la Delegazione Pontificia per il santuario della Santa Casa di Loreto dello stanziamento di un contributo pari a sette milioni e centomila euro. «Un ambizioso progetto di recupero che amplierà l‘offerta culturale e che conferma come il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale sia uno degli assi fondamentali su cui si fonda la crescita economica e sociale del Paese. Questo intervento rientra tra i 38 progetti strategici che il ministero ha portato in Conferenza Stato Regioni a conferma della centralità della cultura nell’azione di politica economica del Governo», ha spiegato il ministro della Cultura Dario Franceschini. Un intervento questo che si insinua appunto tra i 38 Grandi progetti Beni culturali della Programmazione strategica 2021 – 2023 (circa 200 milioni di euro di investimenti in tutta Italia) che hanno ricevuto ieri il parere favorevole della Conferenza Unificata Stato-Regioni dopo il passaggio in Consiglio Superiore dei beni culturali.
Cosa sarà restaurato
Dal 2019 la Delegazione Pontificia ha intrapreso contatti con il Ministero dei Beni e delle attività culturali e ha fornito le relative schede progettuali per una valorizzazione del Museo Pontificio della Santa Casa e dell’Antica Spezieria attraverso lavori di adeguamento e restauro che riguarderanno i tre piani del Palazzo Apostolico, compresi gli spazi già aperti al pubblico per un’estensione di circa duemila metri quadrati, restauro della pavimentazione e delle sale affrescate, rivisitazione degli allestimenti, nuova organizzazione degli spazi di accesso. Il Ministero ha riconosciuto il valore del progetto considerando che i beni monumentali del Santuario pontificio della Santa Casa rappresentano attrattori culturali e turistici di straordinaria rilevanza, capaci di promuovere, incrementare e consolidare positive ricadute in termini di sviluppo economico e occupazionale a beneficio del territorio e della Regione.