LORETO – Dopo quasi due mesi di chiusura, ha riaperto il Museo-Antico Tesoro a due passi dalla basilica della Santa Casa di Loreto, un gioiello che oggi risplende con un nuovo nome, Museo pontificio Santa Casa. “La nuova denominazione vuole esprimere meglio il legame con i Musei Vaticani che garantiscono la consulenza artistica e culturale”, ha detto l’arcivescovo delegato pontificio Fabio Dal Cin. Nel segno del recupero della profonda connessione esistente tra il patrimonio della Delegazione pontificia loretana e il Vaticano infatti, resterà esposto fino al 2 settembre l’arazzo raffigurante la “Pesca miracolosa”, realizzato negli anni 1517-1519 dalla bottega di Pieter van Aelst (Bruxelles) da cartone di Raffaello per la Cappella Sistina. L’arazzo, solitamente esposto ai Musei Vaticani, è ammirabile accanto a quello con lo stesso soggetto realizzato dal medesimo cartone raffaellesco conservato stabilmente nel museo di Loreto. In rappresentanza dei Musei era presente Alessandra Rodolfo, curatrice dei reparti Arazzi, Tessuti e Arte dei 17esimo e 18esimo secolo. Vito Punzi, direttore scientifico del Museo pontificio Santa Casa, ha illustrato il nuovo percorso espositivo all’interno del solo “piano nobile” del Museo, con il parziale riordino delle opere: per la grande pala lottesca con “San Cristoforo, Bambino, San Rocco e San Sebastiano” è prevista una nuova collocazione per il 25 luglio.
Loreto, riapre il museo a due passi dalla basilica
Dopo quasi due mesi di chiusura, ha riaperto il Museo-Antico Tesoro a due passi dalla basilica della Santa Casa di Loreto, un gioiello che oggi risplende con un nuovo nome, Museo pontificio Santa Casa