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Loreto, il sindaco chiede aiuto al ministro del Turismo per le Città Santuario

Dopo le manifestazioni in piazza, il primo cittadino Pieroni torna a parlare con i sindaci delle altre città italiane per domandare attenzione e ristori

Un momento della manifestazione della Giunta e dei commercianti a Loreto

LORETO – A Loreto è calato drasticamente il numero di positivi. In un contesto in corso di miglioramento è il sindaco Moreno Pieroni a fare il punto della situazione appellandosi al Governo per gli aiuti. «Siamo scesi a 34 positivi e a 57 in isolamento in totale, non hanno sintomi gravissimi ma vanno seguiti. Speriamo di diventare città Covid free presto – ha detto -. Pensiamo molto all’economia, le manifestazioni condivise con i commercianti soprattutto del cento devono essere un messaggio forte per la Regione e il Governo affinché i ristori possano essere attenzionati per le Città santuario italiane. Chiederò agli altri sindaci di avere un incontro con il ministro del Turismo perché è giusto che tali città siano considerate come potenzialità per il Paese».

Niente infatti è mutato rispetto alle due manifestazioni di piazza organizzate anche a Loreto. Imbracciando striscioni e illuminati dalla luce dei ceri, la sera di Venerdì santo (2 aprile), i commercianti si sono ritrovati in piazza Giovanni XXIII per far sentire di nuovo, a una settimana di distanza, la propria presenza. L’hanno fatto assieme ad Assisi, Cascia, Pompei e San Giovanni Rotondo. «L’appello di noi piccole imprese delle cinque città santuario, al Governo e ai parlamentari delle regioni coinvolte, è di creare le condizioni perché gli aiuti arrivino davvero, in forma rapida e coerente con il danno subito in questo lunghissimo anno con incassi zero. Siamo dimenticati tra i dimenticati», hanno detto, coordinati dalle associazioni di categoria.

Intanto, tutte le case di riposo della zona sono Covid free, l’Opera pia Ceci di Camerano è tornata alla normalità per ultima in queste ore e ha accolto un nuovo ospite. Dopo oltre un anno di stop dovuto alla pandemia, che ha costretto in via precauzionale la Fondazione Opere laiche lauretane a sospendere tutti i nuovi ingressi, la struttura ha rimesso in moto il suo percorso di ritorno alla normalità grazie alla conclusione, nei tempi previsti, delle vaccinazioni sia degli attuali ospiti (una settantina di persone) che di tutto il personale in servizio. Si procede verso l’obiettivo di assegnare tutti i posti disponibili della residenza, cento in tutto dopo la fine dei lavori della struttura.