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Loreto, tornano i pellegrini e riapre la mostra su Raffaello

I turisti si sono affacciati nella città mariana per visitare il santuario e frequentare i negozi del centro. Diversi gruppetti hanno girato per soffermarsi sulle bellezze della città mariana

La basilica di Loreto

LORETO – Sono tornati i pellegrini a Loreto. Lo scorso weekend si sono affacciati nella città mariana per visitare il santuario e frequentare i negozi del centro soprattutto. Diversi gruppetti, seppur timidi, hanno girato per soffermarsi sulle bellezze della città mariana.

«Stiamo superando questi mesi che hanno creato problemi e difficoltà a tutti. A oggi a Loreto ci sono appena 20 positivi al Covid – afferma il sindaco Moreno Pieroni -. La città sta dando segnali favorevoli rispetto a chi sta venendo a visitare la città, parlo di pellegrini che stanno arrivando. Come Comune vogliamo cercare di valorizzare e promuovere Loreto in Italia e all’estero». Nel marzo scorso il primo cittadino era sceso in piazza, davanti al Santuario, al fianco dei commercianti della città, dei produttori di articoli religiosi, degli albergatori, e ristoratori, penalizzati dalle chiusure imposte per limitare la diffusione del Covid-19 e dall’azzeramento del turismo religioso per lo stop agli spostamenti e agli assembramenti.

Adesso la città torna a respirare e l’amministrazione comunale ha in serbo una sorpresa, tanto attesa: «Il primo giugno inaugureremo “Raffaello – una mostra impossibile” al Bastione Sangallo, sospesa a novembre, che vogliamo riaprire dal giorno della festa della Repubblica fino a metà settembre. Ci saranno altri eventi collaterali poi in programma, tutto per favorire il turismo». Il progetto è ideato e diretto da Renato Parascandolo e la direzione scientifica è di Ferdinando Bologna in collaborazione con la Delegazione pontificia che invita anche a visitare il Museo pontificio della Santa Casa nel palazzo Apostolico dove sono custoditi otto arazzi su cartoni di Raffaello. La città mariana aveva già reso omaggio a Raffaello l’anno scorso per celebrare i 500 anni dalla morte dell’artista urbinate con un’opera di indiscusso valore, l’arazzo “Ananias et Saphira. Raphael Invenit”, commissionato da papa Leone X per la decorazione della Cappella Sistina assieme ad altre composizioni. È stato proprio l’arazzo “Ananias et Saphira” della collezione di Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona la punta di diamante della mostra curata dal professor Stefano Papetti.

La risposta dell’Amministrazione comunale all’emergenza Covid si conferma virtuosa anche dal punto di vista economico. «Grazie ad una gestione oculata dai fondi messi a disposizione dal Governo per fronteggiare la pandemia – continua il primo cittadino -, siamo riusciti ad accantonare delle risorse che potremo mettere a disposizione sia per attività amministrative che a favore delle situazioni di fragilità e necessità che si sono create proprio a causa del Covid. Per stabilire l’ammontare definitivo della cifra dovremo attendere la quantificazione da parte del Ministero. Possiamo tuttavia fin da ora affermare che la destinazione sarà per le famiglie e per le imprese che si trovano in difficoltà».