Attualità

Il “Meucci” di Castelfidardo ospita Walter Magnifico

Per il penultimo incontro del ciclo “Investire sul talento: a scuola con i campioni” non poteva esserci protagonista più all’altezza

Walter Magnifico accanto ai docenti
Walter Magnifico accanto ai docenti

CASTELFIDARDO – Per il penultimo incontro del ciclo “Investire sul talento: a scuola con i campioni”, all’istituto superiore “Meucci” di Castelfidardo non poteva esserci ospite più all’altezza venerdì 19 marzo. Protagonista dell’atteso appuntamento è stato Walter Magnifico, 209 centimetri di classe ed energia, campione di pallacanestro e bandiera della Scavolini Pesaro, 19 anni consecutivi in serie A per un totale di 2026 punti segnati con la maglia azzurra. Averlo in presenza nella biblioteca del “Meucci” ha significato entusiasmo, quello di chi, con umiltà e determinazione, racconta una carriera luminosa e, al di sopra di tutto, un amore incondizionato per il gesto sportivo e per tutti i valori che sa trasmettere.

«Devo veramente tanto allo sport, perché ha trasformato il mio carattere in positivo», ha detto, rispondendo alle tantissime domande degli studenti che non hanno perso l’occasione per rivolgergli le loro curiosità sul suo passato ma anche sul presente, visto che Magnifico è ora allenatore e dirigente di una società. Al di là di tutte le doti tecniche, che si possono allenare con lavoro, concentrazione e con la fortuna di avere un buon coach, il giocatore ha sottolineato che nel campo da basket, come nella vita, ci vogliono soprattutto solidi principi, ambizione ma anche fair play. C’è tanta passione, nelle parole del numero 6, mentre ripercorre le tappe principali della sua carriera: dagli esordi a San Severo, scoperto da un bidello in servizio presso la scuola media, alle partite più importanti fino ad arrivare ad essere notato dall’Nba, santuario del basket mondiale, e soprattutto c’è trasporto quando parla dell’importanza della squadra, del gruppo, dell’aiutarsi a vicenda, caratteristiche che formano l’uomo, oltre che l’atleta. «La complicità, l’amicizia, la condivisione di emozioni con i compagni indipendentemente dai risultati, l’aiuto reciproco. Tutto quello che può offrire di bello a livello emotivo e partecipativo l’essere in una squadra è qualcosa di impagabile», ha sottolineato, evidenziando anche il valore della sconfitta, l’attenzione ad una sana cultura sportiva, l’importanza dell’ambizione personale ma anche dell’equilibrio nel controllare gli stati emotivi rimanendo attenti e presenti.

“Il valore delle relazioni: l’io e la squadra” è stato proprio il titolo dato all’incontro, realizzato, come i precedenti con Assunta Legnante, Andrea Zorzi, Juri Chechi e Giorgia Speciale, grazie al finanziamento della Regione Marche in attuazione delle “Norme in materia di politiche giovanili” attraverso il bando “Lo sport come strumento per orientare i giovani. I giovani incontrano i campioni”.

Intervenuti alla conferenza anche il presidente della Federazione regionale pallacanestro Davide Paolini, il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani, il dirigente scolastico Angelo Frisoli e i professori Calducci, Rosciani e Pesaresi.

Appuntamento al 14 aprile per l’ultimo incontro del progetto con Angelica Ghergo, studentessa dell’istituto e campionessa italiana under 18, per il suo “Conciliare sport, studio e vita: una corsa ad ostacoli?”.