Osimo

Morte Pistoor, la Fondazione Scarponi esprime massima solidarietà: «La sicurezza stradale si costruisce giorno per giorno»

«Siamo vicini a Gioia Bucarelli e alla sua battaglia di civiltà alla ricerca della verità e della giustizia in nome di Huub», dicono dalla Fondazione Scarponi

Huub Pistoor

ANCONA – «Siamo vicini a Gioia Bucarelli e alla sua battaglia di civiltà alla ricerca della verità e della giustizia in nome di Huub. La notizia dell’accoglimento dell’archiviazione del Pm è stata una brutta pagina, speriamo che la vicenda possa arrivare al più presto in tribunale per accertare tutte le responsabilità. La sicurezza stradale si costruisce giorno per giorno attraverso azioni concrete: noi continueremo a sostenere e diffondere le iniziative di Gioia in memoria di Huub». Le parole della Fondazione Michele Scarponi di Filottrano risuonano come un macigno. Huub Pistoor, cittadino olandese da tempo residente a Osimo, è stato travolto e ucciso esattamente tre anni fa mentre era al volante della sua auto, schiacciata da un rimorchio che si è staccato dalla motrice di un camion. La vita di Pistoor, fatta di grandi passioni e competenze riconosciute, è terminata su quella strada, via dell’Industria, che da Polverigi porta alla Chiusa di Agugliano, interrotta in modo violento il 29 marzo quando stava rientrando a casa dal lavoro. Era un ingegnere elettronico, accompagnatore di alpinismo giovanile del Cai Ancona e socio fondatore della Scuola popolare di Filosofia di Macerata. Una grande mente portata via troppo presto. Da tre anni la compagna e la figlia con gli altri familiari lottano affinché siano accertate tutte le responsabilità, che secondo i loro legali non sono solo quelle del conducente di nazionalità moldava ma di chi ha messo su strada mezzi usurati e pericolosi per l’incolumità pubblica.

«Nonostante le perizie tecniche attestanti la pessima manutenzione e la pericolosità dei due mezzi pesanti, la gip Sonia Piermartini ha accolto l’archiviazione presentata dal pm Marco Pucilli per i titolari della società proprietari di rimorchio e autocarro – racconta però Gioia Bucarelli -. È una delusione enorme, una scelta ingiusta e incomprensibile che al dolore aggiunge amaro».

Le iniziative della Fondazione Scarponi

E proprio dalla Fondazione guidata dal fratello dell’aquila di Filottrano, Marco, scomparso in un tragico incidente mentre era in sella alla bici nella sua città il 22 aprile 2017, arriva il massimo sostegno. È stato proprio lui recentemente a presentare un progetto per le scuole dedicato alla sicurezza stradale ideato dalla Fondazione che prende il nome di Michele, nato pochi mesi dopo la sua scomparsa. «Abbiamo presentato un progetto di educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale rivolto agli studenti ma anche agli insegnanti e agli educatori perché pensiamo sia necessaria tanta formazione – dice Marco Scarponi -. Ci occuperemo sempre di sicurezza, mobilità urbana e sport puntando a iniziative europee come le “città30” (il limite di 30 chilometri su tutte le strade urbane) e alla redistribuzione dello spazio urbano partendo dalle categorie più fragili, i bambini, i disabili e i pedoni. Ridurre la velocità significa avere una mobilità più sicura per tutti, città più belle, spazi per la socialità e una migliore qualità della vita. Non mancheremo mai poi di fornire assistenza legale ai familiari delle vittime della violenza stradale».

Tante le date focus annunciate dalla Fondazione: il 10 aprile (rinviato da domenica scorsa per maltempo) l’inaugurazione della “scuola di ciclismo – Michele Scarponi” per i bambini e i loro genitori all’acquapark “Verde Azzurro” di Cingoli; il 9 la presentazione del libro “Caro Michele, una vita alla Scarponi” al Palarossini di Ancona; il 10 la pedalata a Fabriano; il 30 luglio la gara juniores nazionale “Primo trofeo Michele Scarponi” da Filottrano a Camerino e il 25 settembre la “Granfondo Michele Scarponi” per le strade di Filottrano.

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