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Nuova biblioteca a Osimo, il Campana si offre di ospitarla

L’Ufficio ricostruzione post terremoto del 2016 ha accolto le richieste per la messa in sicurezza dei locali danneggiati dal sisma a palazzo Campana, spazi inutilizzati da allora. Da qui la proposta del presidente dell'istituto di concederli per la nuova biblioteca multimediale

Osimo, il palazzo Campana
Il Campana

OSIMO – All’inizio dell’anno il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni ha annunciato l’idea di aprire una nuova biblioteca in centro storico: sarà il doppio della attuale, da 750 a mille e 500 metri quadrati, con annesso caffè letterario, mediateca e sala conferenze. Si potrà leggere, studiare, navigare in Internet, ascoltare musica, vedere film e incontrarsi.
Il progetto lo metteranno su carta architetti e ingegneri con un concorso di idee, il Comune ci sta già lavorando. Resta top secret il luogo in cui sorgerà. Intanto durante lo scorsa seduta di Consiglio comunale per il bilancio sono stati inseriti soldi per la sua realizzazione.

Nel contempo l’Ufficio ricostruzione post terremoto del 2016 ha accolto le richieste per la messa in sicurezza dei locali danneggiati dal sisma a palazzo Campana, spazi inutilizzati da allora. Gli architetti incaricati sono al lavoro per presentare il progetto. Sono duemila metri quadrati che “presto” torneranno liberi per la fruizione nella parte dell’ex liceo e altri 500 in quella dell’istituto. Da qui la proposta dello stesso presidente dell’Istituto Campana per l’istruzione permanente Matteo Biscarini: «Perché non portare in quegli spazi il progetto della nuova biblioteca? È un posto più che centrale per la città e si risparmierebbero soldi».

Il Campana, mentre attende con ansia di poter mettersi al lavoro per accogliere la mostra sullo street artist Keith Haring che probabilmente slitterà in autunno, ha instaurato un dialogo con l’Università Politecnica delle Marche proprio per valutare la fattibilità per l’eventuale biblioteca.

Per quanto riguarda le grotte sottostanti c’è l’idea di creare una “camera immersiva” per farle ammirare lo stesso dal visitatore. Il Comune ha chiesto l’acquisizione delle grotte del Campana che adesso appartengono al demanio statale e, anche su questo fronte, l’istituto chiede un dialogo con il municipio.