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Offagna, al via il processo per le modifiche al piano regolatore

Altra grana per il Comune in dissesto: la variante era stata approvata nel 2014 dall'amministrazione Gatto, precedente all'attuale, contro il parere definitivo e quindi vincolante della Provincia

Il Comune di Offagna
Il Comune di Offagna

OFFAGNA – In queste ore c’è un’altra preoccupazione che attanaglia Offagna, Comune in dissesto, tutt’altro che “fresca” ma di certo non meno allarmante. Lunedì 9 ottobre è iniziato il processo penale per il prg del borgo dopo la segnalazione tramite esposto.

La variante del 2014 era stata approvata dall’amministrazione Gatto, precedente all’attuale, contro il parere definitivo, e quindi vincolante, della Provincia di Ancona. Anche i piani successivi alla variante sarebbero stati dichiarati illegittimi e irricevibili dalla stessa Provincia. Il Comune era già attenzionato dai giudici e dal commissario sulla questione venuta a galla all’inizio anno e adesso probabilmente si costituirà parte lesa. I tempi sono lunghi: il 14 maggio ci sarà la prossima udienza.
Il municipio intanto è in attesa di risposte dal Ministero: il Consiglio comunale, dopo l’elezione del nuovo sindaco Ezio Capitani, si è messo subito al lavoro e a fine settembre ha approvato il bilancio 2017-2019, dopo aver dato l’ok a quello 2016-2018, come richiesto dalla Commissione finanza del Ministero per i Comuni dissestati.

«Abbiamo fatto in tempo ad approvare tutto, la scadenza era per fine settembre, adesso speriamo che il Ministero ce li approvi – dice il sindaco -. Abbiamo rispettato i parametri: le aliquote delle tasse restano al massimo per legge per i Comuni dissestati, le spese per il personale sono ridotte ed è stata diminuita del 20 per cento la spesa per i servizi. Abbiamo anche accertato le somme che vanno a confluire nella massa debitoria gestita dal commissario liquidatore. Siamo riusciti ad accantonare 250mila euro da far confluire nel dissesto a fronte dei 900mila da recuperare da una parte per la causa Guzzini e dall’altra per i creditori ordinari che formano i debiti fuori bilancio».