OFFAGNA – L’estate si avvicina e Offagna sta studiando il modo per organizzare il calendario degli eventi estivi. Un calendario che ricalcherà quello dell’anno scorso, quando l’Italia era uscita da poco dal lockdown, con alcune novità che tutti gli offagnesi sperano si possano concretizzare. Misure anti Covid permettendo: bene sarebbe anche una possibile proroga del coprifuoco. Si pensa positivo, unico modo per poter affrontare la stagione che porta tanti turisti al borgo medievale. Tutti si domandano se le feste medievali, l’attrattiva maggiore, si faranno. Proprio martedì sera (20 aprile) c’è stata una riunione organizzata online tra esponenti dell’amministrazione comunale, il Comitato feste Offagna, i rioni e diverse attività del territorio. Si è fatto anche il punto della situazione adesso che il borgo è ufficialmente fuori dal dissesto economico.
Le feste si faranno ma come l’anno scorso. In pratica verranno organizzate cene all’aperto con tavoli disposti attorno, in cerchio, alla piazza, con massimo cento persone ammesse. Al centro della piazza stessa ci sarà spazio per gli spettacoli dei gruppi Bandiere, Tamburi e Infusio vulgaris. Verranno organizzate diverse serate in tal maniera distribuite per i mesi di luglio e agosto. Ci sono 140 giovani impiegati nei vari gruppi e nell’animazione che scalpitano per poter ripartire con il loro solito entusiasmo.
«È anche un modo questo per ripartire a livello sociale, per dare da fare ai tanti ragazzi offagnesi che volontariamente si spendono per le feste – dice l’assessore al Turismo Fabrizio Bartoli -. Il Polo museale prevede contestualmente un fitto calendario di eventi infrasettimanali, che l’anno scorso hanno attratto un numero significativo di turisti. Non solo feste medievali quindi, confermiamo anche la formula degli “Aperitivi alla rocca” con visita al museo. Pensiamo di organizzarli tutte le settimane, creare insomma dei pacchetti. La nostra idea è lavorare tutti insieme, Comitato feste che riunisce i rioni e poi anche le attività economiche, i ristoranti che ad esempio possono organizzare un’altra serie di iniziative, come le visite alle cantine Malacari e Vigna delle Cave e proporre degustazioni di crescia e olio, salumi, miele, e una passeggiata fino all’azienda che produce lavanda».
Non solo. Assoluta novità di quest’anno, che si sarebbe dovuta concretizzare nel 2020, sono le passeggiate in sella a bici elettriche per le colline del monte della Crescia e della battaglia per la liberazione di Ancona con visita finale al museo della Liberazione. Natura unita a cultura storica insomma e in quest’ottica, sempre quest’anno, il Comune pensa di farcela e crede anche di poter mettere in campo, in collaborazione con le vicine Osimo e Castelfidardo, degli itinerari ad hoc rispettivamente a tema Medioevo e Risorgimento.
Per quanto riguarda l’Età di Mezzo infatti in pochi conoscono le particolarità del duomo osimano che potrebbe divenire appendice del tour con partenza dalla rocca quattrocentesca di Offagna. La natura risorgimentale della città della fisarmonica invece è ben nota ed espressa alla Selva dove ha avuto luogo la battaglia per l’Unità d’Italia. Il filo rosso collega quel luogo a villa Leopardi-Dittajuti a Monte San Pietro a Osimo, dove c’è un salone delle armi usate proprio per quella battaglia. La Selva è un patrimonio boschivo tra i più variegati d’Europa, fatto che la collega a villa Malacari a Montegallo di Offagna dove è presente un leccio di 350 anni, il più vecchio delle Marche, e alla stessa villa Leopardi che si trova al centro di un bosco. Antenato di Malacari oltretutto è proprio un colonnello di Garibaldi: in mostra all’interno della villa ci sono due gioielli, due lettere autografe del patriota che saranno visibili a chi parteciperà ai tour.