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Opere, servizi, cultura e sport. Le sfide di Pugnaloni per Osimo

Alla guida della città dei senzatesta dal 2014 il primo cittadino, esponente del Partito Democratico, racconta la sua città tra nodi da sciogliere, viabilità, ospedale, caro mense e i traguardi raggiunti

Il passaggio delle chiavi della città di Osimo dall'ormai ex sindaco Stefano Simoncini (a sinistra) al nuovo Simone Pugnaloni (a destra)
OSIMO – Il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni guarda con fiducia al 2019. Sono passati ormai tre anni da quando assunse la carica di primo cittadino come esponente del Pd e molte cose sono state fatte, anche se le opere più importanti partiranno nei prossimi giorni.
 Sindaco, qual è il punto sulle opere pubbliche?
«Dopo la realizzazione di opere (tutte inaugurate) per un importo di tre milioni, ci avviamo a completare il programma presentato agli elettori con altri cinque milioni di opere pronte a partire. Ancora una volta la burocrazia ha i suoi tempi che mal si conciliano con quelli della politica che dovrebbe dare invece risposte immediate. Per questo inizialmente ci siamo concentrati sugli interventi di prima necessità provvedendo alle emergenze e alle ristrutturazioni e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Ad esempio, abbiamo realizzato la scuola di Casenuove, ristrutturato la Fornace Fagioli, ampliato la scuola d’infanzia di Campocavallo, che sarà finita e quindi inaugurata nei prossimi giorni, e provveduto a diverse asfaltature delle vie Pignocco, Fontemurata, San Giovanni e Sbrozzola».
Quando invece partiranno le opere più importanti?
«Finalmente abbiamo ultimato tutti gli iter previsti e reperito le risorse necessarie. Entro il mandato partiranno i lavori di realizzazione della nuova scuola primaria di Campocavallo, abbiamo in proposito di trasferire le classi della media “Marta Russo” dall’ex seminario nei nuovi spazi che ricaveremo nell’area adiacente il plesso principale di via Aldo Moro e risolveremo il delicato problema della convivenza alla Caio Giulio Cesare riportando la media della Bruno da Osimo nella vecchia ala di piazza Sant’Agostino che sarà ristrutturata. I lavori, in base all’accordo preso con l’Erap, ci permetteranno di ristrutturare la vecchia palestra Santa Lucia, che sarà così a disposizione di associazioni e realtà sportive osimane come accadeva fino a qualche anno fa, e di realizzare un piccolo parcheggio per i residenti. Per completare l’intero ciclo di studi, realizzeremo la nuova scuola media di San Biagio. Purtroppo però c’è un po’ di malessere per le tariffe delle mense e del trasporto scolastico. In realtà non c’è stato nessuno aumento, abbiamo applicato l’indice Isee che valuta il costo dei pasti tenendo conto anche del reddito. Le fasce più deboli quindi pagano di meno. Questa scelta è stata intrapresa a inizio del mio mandato per garantire prezzi equi, inoltre la qualità del servizio mensa e dei pasti somministrati è aumentata seguendo proprio la politica intrapresa negli ultimi anni della Asso con il ricorso a prodotti certificati, l’applicazione del progetto “Pappa fish”, la pizza e la carne biologica marchigiana. Se si deve spendere qualche centesimo in più per avere tutto questo, trattandosi delle nuove generazioni osimane, credo che non ci sia bisogno di discutere».
Quali i problemi legati alla viabilità?
«Sempre legato alle scuole è il problema viabilità, in particolar modo la mattina, durante gli orari di entrata ed uscita dai plessi. Il traffico, nella direttrice Ancona-Macerata, diventa ingestibile, un problema che assilla Osimo da tanti anni, non risolto dalle precedenti amministrazioni. La nostra città è cambiata molto, le scuole sono state costruite a ridosso delle principali arterie stradali e se prima c’erano pochi problemi perché ovviamente circolavano molte meno auto e la città contava appena ventimila abitanti, oggi con 35mila cittadini e un numero crescente di macchine la situazione è diventata difficile. Per questo motivo a breve realizzeremo un primo tratto della variante a nord, quello, tanto per intenderci, nei pressi del Mac Neil, che va dall’intersezione con via Filottrano fino a quella di via Linguetta dove sorge il nuovo centro direzionale della Lega del filo d’oro. In questo modo liberemo definitivamente dal traffico la frazione di Padiglione. Si tratta di un piccolo grande passo che ci fa ben sperare per il completamente dell’intera opera».
Per Osimo Stazione, la frazione più popolata, e il centro, quali interventi avete in programma?
«Entro fine ottobre saranno aggiudicati i lavori per il nuovo parco urbano mentre l’Anas sta ultimando il progetto esecutivo per la rotatoria. Nel centro storico sono partiti diversi interventi ma ancora i cantieri non sono stati chiusi. Quando si lavora nel salotto cittadino aumentano tutti i procedimenti burocratici che devono essere seguiti. Sistemeremo definitivamente il loggiato comunale, sarà fatta la nuova pavimentazione trasparente che permetterà agli utenti di ammirare i reperti rinvenuti a seguito del primo intervento. Stiamo provvedendo all’adeguamento sismico dell’ex chiesa di San Silvestro in modo che ritorni presto a essere punto di riferimento del mondo culturale osimano e completeremo il secondo stralcio di lavoro al mercato coperto. A inizio del 2018 partiranno anche i lavori all’ex cinema Concerto per la realizzazione dell’importante biblioteca regionale dei frati francescani e del nuovo auditorium-sala proiezioni».
 Per quanto riguarda l’ospedale?
«Nel centro si trova anche l’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco reduce da un’estate rovente con il pronto soccorso che rischiava il collasso. Mi sono impuntato più volte con i vertici sanitari regionali perché Osimo ha un bacino di utenza di quasi centomila abitanti e, in attesa del nuovo ospedale di rete, non poteva essere privata di altri servizi. Così alla fine mi hanno dato ragione: si è provveduto alle nomine dei primari mancanti e stanno partendo i lavori di ampliamento del pronto soccorso. Il Ss. Benvenuto e Rocco è una struttura ospedaliera autonoma anche se collegata con l’Inrca: il fatto che dipenda da quest’ultima non vuol dire che sarà privato di servizi. Anzi questo rapporto porterà benefici perché l’Inrca è un’eccellenza nazionale e, come sappiamo, la maggior parte dei pazienti che si rivolgono alle strutture sanitarie è composta da anziani.
Per i giovani invece quali programmi ha in mente?
«Stiamo lavorando su interessanti progetti culturali mentre a livello sportivo, visto che le nuove generazioni “senzatesta” si cimentano in tante discipline, provvederemo alla sistemazione della pista di atletica del camposcuola della Vescovara, sarà rifatto il manto del Santilli e abbiamo appena finito di certificare per la prevenzione incendi tutti gli impianti cittadini. Non dimentichiamoci neanche il progetto “Educa allo sport” per promuovere nelle scuole le diverse discipline con la collaborazione delle società osimane».
Con il suo mandato si è provveduto da subito a una capillare riorganizzazione delle società partecipate, era così necessario?
«Siamo stati costretti dalle nuove normative, il nostro obiettivo principale nel perseguire le indicazioni legislative è stato mantenere la qualità dei servizi, non aumentare le tariffe e salvaguardare i posti di lavoro. La vendita del ramo energetico è stata obbligata ma in cambio abbiamo il gruppo Astea interamente pubblico con grosse prospettive di crescita che interesseranno sia il settore dell’acqua, dei rifiuti e della distribuzione elettrica e del gas. Il ricavato della vendita della quote del ramo energetico sarà utilizzato proprio per realizzare i tanti interventi che ho citato. Dei 21 milioni incassati, 11 sono stati investiti in uno specifico fondo da cui la società potrà attingere per i processi di sviluppo. Con l’accorpamento tra la Park.O. e la Imos abbiamo ridotto le spese per le consulenze e i consigli di amministrazione migliorando la qualità dei servizi offerti».
 Il 2018 sarà un anno fondamentale per il mandato, che cosa intende fare?
«Ho in mente un’operazione sociale di sostegno alle fasce osimane più deboli che riguarda i costi relativi ai servizi, alla pratica sportiva e agli studi. Inoltre ci stiamo adoperando per aiutare i giovani e meno giovani alla ricerca di un’occupazione. Per quanto riguarda la cultura e il turismo, i risultati sono stati soddisfacenti grazie al grande flusso di turisti che hanno apprezzato le nostre bellezze e le mostre allestite. Vorrei ricordare anche i grandi eventi ospitati come il Giro d’Italia under 23 e la 70esima Coppa del mondo di fisarmonica che ha coinvolto tutte le frazioni di Osimo e confermato la nostra città come punto di riferimento della cultura marchigiana. Aspettiamoci grandi sorprese!».