OSIMO – Sono partiti ieri, 10 giugno, i lavori di messa in sicurezza del serbatoio per l’ossigeno liquido dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” di Osimo. Ci vorrà almeno una settimana per terminare il tutto. Secondo il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga erano già programmati, prima della denuncia di Anaao Assomed che ha puntato il dito contro diverse criticità registrate all’ospedale.
Lo scontro
Adesso è scontro, politico, tra tutte le forze cittadine. «Sembra che alcune forze politiche cittadine non aspettavano altro che tornare a polemizzare sull’ospedale di Osimo, come hanno fatto da 25 anni a questa parte, riaffermando ognuna la giustezza del proprio operato – dichiara il consigliere comunale di Progetto Osimo futura, il dottor Achille Ginnetti -. Dividersi su un argomento così importante come quello della salute costituisce l’arma migliore per continuare a subire le decisioni prese nelle stanze regionali, è una sconfitta per tutti. L’esposto-denuncia del sindacato dei Medici ospedalieri, che come abbiamo letto è l’ultimo atto di una lunga serie di comunicazioni e contatti mai riscontrata, mette in evidenza come i tempi della politica quasi mai rispettano le prioritarie esigenze dei cittadini e dei lavoratori della sanità». Anaao Assomed, tramite il segretario Oriano Mercante, che ha presentato un esposto, auspica che vengano realizzati quanto prima i lavori necessari per mettere a norma il vecchio edificio del “Ss. Benvenuto e Rocco”.
Il sindaco Simone Pugnaloni ha ribadito: «Il direttore Genga ha prontamente risposto con l’eleganza che occorre senza la spettacolarizzazione dei media. A noi non servono partiti e sindacati che distruggono ma che costruiscono per il bene dell’Italia, delle Marche, di Ancona e di Osimo».
L’esperienza del Covid oltretutto ha evidenziato la vitale importanza dell’ospedale. Il presidio è comunque ritenuto fondamentale per gli osimani e il bacino della vallata del Musone. Ginnetti continua: «I servizi erogati dall’ospedale Inrca di Osimo sono di ottima qualità e l’integrazione con le professionalità presenti nella sede di Ancona costituisce un valore aggiunto ma ribadiamo che questo ospedale non è sufficiente per il territorio a sud del capoluogo regionale, è indispensabile che ci sia un ospedale di rete in grado di assistere tutta la popolazione da zero a cento anni e oltre. Pertanto è urgente che vengano completati i lavori per il nuovo ospedale dell’Aspio, che non dovrà essere solo Inrca».
Il dibattito politico
Si inserisce nel dibattito anche l’onorevole Paolo Giuliodori (L’alternativa c’è): «La situazione è molto grave. Hanno smantellato la sanità e gli osimani ne pagano le conseguenze. Si deve cambiare rotta». Le Liste civiche dall’opposizione aggiungono: «Per il “Ss. Benvenuto e Rocco” si scontano le scelte del 2015 di farlo uscire dall’Asur così tanto sostenute sia dalla Sinistra, con l’emblematica foto di Pugnaloni e Ceriscioli, sia dal silenzio assordante della Destra locale».