OSIMO – Angelo Marini, portavoce del comitato “No prg 2005”, torna a far sentire la propria voce sul caso dei terreni resi edificabili dal piano regolatore ma che di fatto non lo sono perché il Prg (Piano regolatore) è finito al Tar.
«Se le amministrazioni comunali sembrano aver accantonato il problema, l’8 ottobre scorso l’onorevole Gianpaolo Cassese ha portato in Parlamento la questione dell’Imu sui terreni.
Si tratta di un giorno importante, di speranza, per tutti coloro che si vedono costretti a pagare al Comune tributi esorbitanti per essere proprietari di terreni che un tempo erano agricoli e che anni fa sono stati riconosciuti edificabili, di una zona all’ora ritenuta di espansione urbana».
Il comitato che raccoglie quasi un centinaio di famiglie osimane è stato chiamato in causa a Roma assieme ad altri gruppi in Italia che si trovano nella stessa situazione. «L’onorevole ha parlato dicendo: “Queste persone vivono un vero e proprio dramma, cittadini onesti che non sanno come far fronte ad una situazione debitoria abnorme, immeritata e ingiusta, un’ingiustizia che va assolutamente, urgentemente, risolta intervenendo a livello normativo, facendo prevalere il buon senso a tutela dei contribuenti”, ha aggiunto Marini.
Che prosegue. «L’intento dell’onorevole è di accendere i riflettori su molte altre realtà reputando necessaria una più accurata e realistica valutazione del valore commerciale dei terreni di tale fattispecie, sulla base di parametri che certamente non possono essere affidati alla discrezionalità dell’amministrazione comunale di turno né possono rischiare di essere arbitrari, come oggi di fatto nella maggior parte dei casi avviene».