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Osimo, il centro Fonte Magna a pieno regime

Disabili e anziani potranno fruire dei servizi dello spazio socio-educativo, con tariffa giornaliera ridotta da 55 euro a 48. L'assessore ai Servizi sociali Andreoni: «Una risposta alle famiglie»

La riunione della Consulta disabili Osimo
La riunione della Consulta disabili Osimo

OSIMO – Disabili e anziani sono tra le fasce che soffrono di più le conseguenze dell’epidemia. A Osimo è stata ripristinata da poco la piena funzionalità del Centro socio educativo riabilitativo per disabili “Fonte Magna” e ha ripreso anche il servizio mensa.

«È una risposta alla richiesta delle famiglie e un sostegno che si vuole dare loro. Dopo il lungo periodo di chiusura dovuto al Covid, il centro diurno aveva riaperto con orario antimeridiano – dice l’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni -. Ora riprende anche il servizio mensa e il nuovo orario del centro sarà dalle 8.30 alle 14.30. L’Asur ha fatto pervenire l’autorizzazione e il protocollo di sicurezza è stato integrato».

Ridotta poi la tariffa giornaliera di compartecipazione della famiglia alla spesa per la frequenza da 55 euro a 48 (la copertura della parte restante è a carico del bilancio comunale): «In questo modo i genitori possono avvalersi di tale servizio sia per un sollievo dalle difficili incombenze quotidiane, sia in caso di necessità che potrebbe limitare la disponibilità della famiglia stessa, ad esempio in caso di ricovero ospedaliero di un familiare».

Gilberta Giacchetti delle Liste civiche polemizza: «Abbiamo un’Amministrazione “distratta”, che dopo l’impegno per la movida, le manifestazioni per giovani (senza aver mai dato un dato sulla situazione del Covid-19 durante il periodo estivo), ora è particolarmente occupata nel mantenere in centro (e pare solo in centro), i dehors (che sono sicuramente positivi) ma non ha messo in campo alcuna iniziativa o attività per gli anziani, per le persone malate di Covid. Il Comune invece di pensare solo alle attività ludiche-commerciale dovrebbe sostenere le case di riposo, oggi le più vulnerabili, aiutare direttamente con propri interventi per tutelare gli ospiti potenziando temporaneamente l’assistenza e contribuendo ad aumentare i presidi di sicurezza, dai tamponi per la diagnosi di Covid 19 alle mascherine».