OSIMO – A palazzo Campana di Osimo ieri, 25 novembre, si è chiusa con l’omaggio musicale di Daniele Cecconi, chitarrista, e Alberto Romano al flauto, la mostra “Giorgio de Chirico e la Neometafisica”, terza organizzata dall’amministrazione Pugnaloni per far tornare protagonista la città nel panorama culturale nazionale. Organizzata da Vittorio Sgarbi, alla mostra inaugurata il primo giugno hanno preso parte tredicimila visitatori.
Soddisfatto il sindaco Simone Pugnaloni: «“Giorgio de Chirico e la Neometafisica” è stato un appuntamento particolare con la storia artistica del nostro Paese che si è avvicinato di più alla nostra contemporaneità. Dapprima invece sia “Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi” che i “Capolavori Sibillini” avevano toccato epoche più lontane nel tempo. Tre sfide per tre obiettivi centrati appieno. Quasi centomila presenze turistiche a Osimo in questi quattro anni, conseguenza dell’efficace valorizzazione dell’offerta turistica della città, Osimo sotterranea in primis, buona organizzazione per far tornare Osimo protagonista nel panorama culturale regionale e nazionale dove enti ed istituzioni sovracomunali ritengono oggi affidabile la collaborazione con il Comune di Osimo. Dal nostro insediamento molteplici sono stati gli investimenti nel binomio cultura-turismo che ci hanno permesso di organizzare eventi di qualità e aumentare in maniera esponenziale le presenze turistiche ad Osimo. Possiamo con grande orgoglio testimoniare come sia vero che investire un euro in cultura ha un effetto moltiplicatore per il benessere socio-economico del territorio, dalle strutture ricettive allo shopping, bar e ristorazione, scuole, istituzioni e qualità della vita. A nome mio e di tutta la città uno speciale ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione di questo splendido evento a carattere nazionale che ha permesso a Osimo di volare alto. Un grazie di cuore al vicesindaco con delega alla Cultura, l’avvocato Mauro Pellegrini, per aver coordinato con il cuore, con passione e tanta fatica questa ascesa di Osimo in campo culturale».