OSIMO – L’assessore al Trasporto e ai Servizi sociali di Osimo Paola Andreoni ha inoltrato una lettera ai dirigenti degli istituti comprensivi di Osimo con cui si chiede il parere degli organi collegiali, in particolare dei rispettivi Consigli di istituto che hanno la rappresentanza dei genitori, , assicurando da parte del Comune e solo a chi ne avesse bisogno un servizio pre scuola.
«In particolare si tratta di posticipare l’entrata e l’uscita di un quarto d’ora delle sole scuole secondarie di primo grado – spiega Andreoni -. Ciò significa che l’orario di ingresso a scuola per gli alunni dovrà essere fissato alle ore 8.15 e conseguentemente l’uscita alle 13.15. La decisione è supportata da una serie di motivazioni che sono state oggetto di attenta riflessione e di confronto.
L’obiettivo è migliorare il servizio e fare in modo che gli alunni possano giungere al termine dell’orario scolastico in orari più accettabili alle proprie abitazioni. L’amministrazione comunale ha motivo di ritenere che la diversificazione degli orari scolastici tra scuole primarie e secondarie arrecherebbe oltre al miglioramento del servizio, che rappresenta l’obiettivo prioritario, una serie di altri vantaggi che possono essere così riassunti: uno snellimento del traffico al mattino e una conseguente diminuzione della concentrazione delle polvere sottili, una facilitazione per le famiglie con più figli iscritti ai diversi gradi di scuola di raggiungere i diversi plessi scolatici in tempi ragionevolmente più distesi.
A fronte di tale cambiamento di orario, per rispondere alle esigenze delle famiglie che hanno necessità di lasciare i propri figli a scuola fin dalle ore 7.45, l’amministrazione assicura alle Scuole un supporto per meglio fronteggiare il tempo di pre scuola ma limitatamente alle famiglie che ne hanno effettiva esigenza che dovrà essere motivata per iscritto. Abbiamo chiesto quindi ai dirigenti scolastici di portare all’attenzione degli organi collegiali di competenza tale proposta nella consapevolezza che, solo nel caso in cui essa riscuotesse l’approvazione di ogni istituto comprensivo, potrà essere attuata».