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Osimo, Dario Quattrini è il nuovo amministratore della Tpl

Ex insegnante di 67 anni in pensione, in passato è stato amministratore per due mandati dell'Aspmo poi trasformata nell'attuale Astea Spa. Prende il posto di Massimo Luna, ora in Consiglio comunale. Il sindaco Pugnaloni: «A lui il mandato di migliorare i servizi in città»

OSIMO – Dario Quattrini, 67 anni, insegnante tecnico pratico di “laboratorio di elettronica” in pensione, è stato oggi nominato amministratore unico della Tpl srl, società interamente partecipata dal Comune di Osimo che gestisce il trasporto pubblico locale.

Candidato alle ultime elezioni amministrative con la lista “Ecologia e Futuro“, già in passato Quattrini è stato amministratore per due mandati di una società municipalizzata, l’allora Aspmo poi trasformata nell’attuale Astea Spa. Sarà lui dunque a prendere il posto di Massimo Luna, ora consigliere comunale di maggioranza già dimissionario dalla guida della partecipata Tpl e in regime di prorogatio in attesa della nomina del nuovo amministratore.

«Quattrini è un uomo professionalmente preparato sia dal punto di vista tecnico che politico – ha dichiarato il sindaco Simone Pugnaloni -. A lui il mandato di migliorare i servizi in città, avviare un più proficua collaborazione con le aziende di trasporto locale a noi confinanti per meglio lavorare assieme all’interno della nostra città sia nei collegamenti con Ancona sia nei collegamenti con Macerata. Contemporaneamente dovrà preparare al meglio la vendita dell’azienda sul mercato perchè da sola non riuscirà ad affrontare la gara di bacino nella provincia di Ancona che presto sarà indetta dalla Regione Marche».

Il Comune di Osimo ha espresso da tempo la volontà di mettere sul mercato la società Tpl, nell’ambito di un piano di razionalizzazione che ha già portato all’accorpamento di più società poi confluite nella Osimo Servizi. In attesa della vendita, il Trasporto Pubblico Locale osimano ha però rinnovato il proprio parco mezzi con due nuovi autobus a basso impatto ambientale, un euro 6 diesel e un euro 6 metano, usufruendo in tre anni di 220mila euro di fondi europei su una spesa complessivamente sostenuta di 320mila.

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