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Osimo dice sì all’assestamento di bilancio e il “fondone Covid”

Sono soldi destinati a cittadini, attività produttive, scuole, società sportive e associazioni di volontariato. Ecco tutti i particolari del sostegno a cittadini e aziende

Il Consiglio in videoconferenza
Il Consiglio comunale di Osimo in videoconferenza

OSIMO – È stato approvato l’assestamento di bilancio ieri sera, 28 luglio, in Consiglio comunale a Osimo. Quest’anno ha previsto l’erogazione di contributi economici del “fondone Covid” destinati a cittadini, attività produttive, scuole, società sportive e associazioni di volontariato. In particolare ci sono 146mila euro per il fondo di solidarietà alimentare destinato alle famiglie, trasferimento statale come i 94mila euro per i centri estivi dedicati alle famiglie partecipanti e alle associazioni organizzatrici. Per i tirocini di inclusione sociale ci sono poi 65mila euro per il 2022 e 29mila euro per il 2023.

È stato applicato l’avanzo vincolato (562mila euro) che finanzierà la riduzione di vari canoni (57mila euro), istituti comprensivi e superiori (40mila), attività produttive (170mila), attività sportive (150mila), associazioni ed eventi vari (40mila), l’acquisto di strumentazioni per il collegamento online del Consiglio comunale (30mila euro), nuovi dispositivi di emergenza Covid (50mila) e contributi ad associazioni di Protezione civile per 25mila euro.

Il commento del Pd alla maggioranza

Il commento del gruppo consigliare del Pd alla maggioranza: «Le Liste civiche hanno votato contro. Assurdo, pur di andare contro la maggioranza, a prescindere, sono disposti a creare un clamoroso danno economico e sociale alla città. Hanno votato no a risorse per circa un milione di euro destinate alla solidarietà alimentare, ai centri estivi, ai tirocini di inclusione sociale, alle scuole osimane, alle società sportive e alle attività produttive. Questa è la politica di servizio al cittadino? Questa è la loro disponibilità a collaborare per il bene di Osimo? Si possono avere visioni diverse ma non ci si può dividere su questioni di vitale importanza come questa».

Le Liste civiche alla minoranza

Le Liste civiche affermano: «Abbiamo votato contro perché la delibera non è chiara non è esplicativa. Indica l’utilizzo di 562mila euro dei 988mila ma non dice, la delibera, come sarà utilizzata la differenza. Poi 30mila euro per il collegamento del Consiglio comunale, per noi sarebbe sufficiente che il Comune acquisti i separé in plexiglas come fanno tutti gli altri Consigli comunali. Bassissimo poi il grado di riscossione: su 11milioni e 808mila euro sono stati riscossi 579mila euro. Non viene data la dimostrazione dello stato di accertamento e riscossione delle entrate di competenza 2021, non viene data la dimostrazione delle spese impegnate di competenza 2021, non viene specificato se le società partecipate hanno approvato o meno i bilanci di esercizio del 2020 e se le stesse hanno chiuso con utili o perdite, dato importante in quanto l’ente deve accantonare a bilancio la quota della propria partecipazione per l’eventuale ripiano».

Due ordini del giorno per rivoluzionare il centro

È stato approvato il doppio ordine del giorno delle Liste civiche: la creazione di un giardino pubblico a piazza Dante in luogo dei posteggi previa ricerca di un parcheggio sostitutivo dell’attuale parcheggio (ordine emendato dalla maggioranza) e l’altro sulla riqualificazione di piazza Gramsci e via Giulia attraverso la creazione di un parcheggio interrato con destinazione delle vecchie botteghe a museo dell’artigianato e sede di start up artigiane. «Una visione di futuro del centro storico che guarda alle nuove generazioni e garantisce un centro più vivibile ed ecologico», dice il consigliere civico Stefano Simoncini. Sulla questione centro ed ulteriori pedonalizzazioni è intervenuta anche la Lega tramite il consigliere Alberto Maria Alessandrini: «Quello che è emerso dal Consiglio è che tutti sembrano d’accordo per una progressiva pedonalizzazione del centro storico. Pedonalizzazione in realtà che sarebbe solo apparente (a meno che non si voglia impedire a residenti e mezzi carico scarico di entrare) e quindi avrebbe più senso parlare di ztl. Ancora peggio. Un centro con ogni piazza pedonalizzata per fare non si sa bene cosa. Su tali questioni bisogna essere concreti, il nostro paese è così ricco di bellezze che non possiamo rendere tutto un museo, anzi, dobbiamo saper sfruttare l’innata capacità di noi italiani di abitare e convivere con la nostra storia».