OSIMO – Soffrono la carenza di posti e centri di aggregazione i giovani osimani, reduci dai periodi più duri della pandemia, eppure di locali idonei per il ritrovo e lo scambio ce ne sarebbero a disposizione. I lavori e i progetti legati a tali strutture però vanno a rilento o sono bloccati. Dell’acquisto per il rilancio dell’ex Corridoni in centro ad esempio, al centro del dibattito già anni fa, non si è saputo più nulla e la Provincia di Ancona, non essendo andate a buon fine le due proposte di acquisto a trattativa privata, l’ha inserito di nuovo nel Piano delle alienazioni confermando l’importo di 360mila euro, un importo che il Comune aveva bollato come troppo alto.
«Sette anni fa l’amministrazione comunale prometteva che avrebbe trovato una soluzione con la Provincia per l’utilizzo del vecchio edificio del Corridoni di via Pompeiana – dicono le Liste civiche dall’opposizione -. Ci accusava di non averlo voluto acquistare a un prezzo maggiore e garantiva che con il dialogo tutto si sarebbe risolto con un acquisto immediato e l’utilizzo a fini culturale del Corridoni. Sono passati sette anni ed è tutto fermo». Sul suo destino il consigliere comunale di minoranza di Progetto Osimo futura Achille Ginnetti ha presentato un’interrogazione che sarà discussa nel prossimo Consiglio: «Nel programma elettorale del sindaco era prevista la trasformazione dell’ex Corridoni in un moderno e attrattivo polo culturale (OsimoLab) con una biblioteca all’avanguardia, sala internet, spazio di coworking, centro di ritrovo. È tutto sfumato?», dice.
Il sindaco Pugnaloni spiega
Al momento acquistare l’ex Corridoni in pieno centro storico a Osimo costa troppo. Parola del sindaco Simone Pugnaloni, nel mirino in queste ore delle accuse dell’opposizione sul destino della grande struttura. «Crisi Covid, crisi guerra. Caro bollette, caro materie prime. Ristrutturare l’ex Corridoni costerebbe tra i cinque e i sette milioni di euro. È impensabile oggi investire milioni di euro per la sua ristrutturazione, tanto più quando a pagare dovrebbero essere gli osimani. Sarei uno sciagurato se facessi questa scelta. Per le Liste civiche è facile parlare, dispiace si accodi anche il consigliere Ginnetti. È vero che si valutò una partnership pubblico-privata con parcheggio a gestione privata nei sotterranei ma oggi con il rincaro materie prime e i costi energetici è impossibile procedere. Di spazi da valorizzare ne abbiamo valutati tanti da mettere a disposizione dei giovani a partire dal cinema che tornerà in centro per Natale al ridotto del teatro La Nuova Fenice fino al mercato coperto. Ai locali di proprietà pubblica che valorizzeremo aggiungo le politiche di sostegno all’apertura di nuovi locali che hanno ravvivato le vasche nei weekend da parte dei giovani».
L’ex Corridoni per avere un futuro dovrebbe avere, secondo il sindaco, il sostegno da parte di enti sovraordinati (Ue e Stato) o la possibilità di una variante urbanistica che possa permettere un mix tra locali a scopo culturale-ricreativo e strutture ricettive. «L’università pensata dalle Liste civiche ha portato solo ad un contenzioso legale a carico del bilancio comunale».