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Osimo, Ginnetti: «Ingiusto costringere malati osimani gravi a ritirare i farmaci salvavita ad Ancona»

A farsi portavoce del disagio dopo la chiusura della farmacia dell'ospedale è il candidato a sindaco per le amministrative del 2019 di “Progetto Osimo”

L'ospedale di Osimo stamattina

OSIMO – «Costringere pazienti con problemi seri a ritirare farmaci salvavita nella farmacia dell’Area Vasta di Ancona è stata una decisione profondamente ingiusta e immorale». A farsi portavoce del disagio Achille Ginnetti, medico candidato a sindaco per le amministrative del 2019 con “Progetto Osimo”.

«Il 23 dicembre, all’indomani della chiusura della farmacia dell’ospedale di Osimo – prosegue Ginnetti – avevo proposto che il servizio venisse svolto su prenotazione al poliambulatorio di piazza del Comune, come analogamente accade da tempo a Loreto. Questa soluzione sarebbe stata a costo zero, visto che quasi tutti i giorni un corriere trasporta farmaci e materiali dalla farmacia al nostro poliambulatorio. L’ho scritto e detto a tutti gli interessati a cominciare dal direttore generale dell’Area vasta 2 e dal sindaco. Nulla è cambiato in questi mesi».

Achille Ginnetti
Achille Ginnetti

Sono ormai passati 230 giorni, durante i quali un centinaio di cittadini osimani, affetti da importanti malattie croniche, si sono dovuti recare ad Ancona e ritirare i farmaci H nella farmacia dell’Area Vasta, il martedì e il mercoledì dalla 10 alle 12.30, in situazioni spesso poco confortevoli. «Un disagio di tempo, costi, di impegni, creato a familiari e pazienti mentre si aveva, e si ha ancora, la possibilità del poliambulatorio – chiude il dottore -. Una soluzione semplice, immediata, non costosa ma inascoltata».