OSIMO – Con il sottofondo di musica sacra a cura dell’Accademia d’arte lirica e della corale di Osimo, in tanti hanno partecipato al taglio del nastro simbolico dopo i lavori di restyling della chiesa della Misericordia a Osimo. Il parroco padre Lorenzo ha ringraziato la Curia per aver contribuito in maniera importante alla realizzazione del nuovo tetto della chiesa. Da parte sua il Comune ha elargito fondi per un importo di 30mila euro. «Insieme si fa squadra per un patrimonio importante della nostra città, le nostre chiese che rappresentano uno spaccato rappresentativo della nostra storia – ha detto il sindaco Simone Pugnaloni -. Ringrazio la ditta Unifor che ha realizzato i lavori ed i tecnici che hanno diretto il progetto, l’ingegner Andrea Catena e il geometra Gianni Agostinelli per l’ottimo lavoro svolto in favore della comunità parrocchiale della Misericordia».
Erano iniziati nel giugno scorso i rilievi strumentali con laser scanner 3D, fotocamere, drone e metodi tradizionali dell’edificio di culto per la predisposizione del progetto di restauro. Dopo l’intervento in notturna dei Vigili del fuoco alla chiesa per il tetto danneggiato dal sisma una settimana prima, il Comune aveva emesso un’ordinanza ad hoc. Al legale rappresentante della parrocchia, padre Lorenzo, il sindaco aveva ordinato di provvedere alla verifica statica e strutturale da parte di tecnici con l’attuazione degli interventi previsti dalle normative edilizie per l’eliminazione dei pericoli a tutela dell’incolumità pubblica.
Le difficoltà delle chiese
Gli aumenti delle bollette collegati a quello delle materie prime per la crisi internazionale mettono in difficoltà privati, aziende e anche le chiese. A Pasqua padre Jesudas Chacko della parrocchia di San Sabino di Osimo ha inoltrato un appello ai suoi parrocchiani: «Ci stiamo confrontando con diverse problematiche, tra cui la scarsità dei fondi per il mantenimento della chiesa. Consapevole del disagio economico in cui tutti ci troviamo, faccio appello alla generosità che ha sempre caratterizzato tutti per raggiungere la somma necessaria per far fronte alle spese. Per chi desidera dare il proprio contributo, è a disposizione l’Iban parrocchiale e nella causale dell’offerta, se possibile, indicare “offerta libera emergenza Covid-19” o “manutenzione ordinaria della parrocchia”. Grazie, assicuro la mia vicinanza e vi accompagno nella preghiera».
Un appello già colto da tanti parrocchiani e non solo, che si sono detti disponibili a collaborare. Quasi tutte le parrocchie nel territorio dell’osimano e dintorni sarebbero in difficoltà in questo periodo, tanto che a fine marzo anche il parroco di San Marco Evangelista in centro, padre Jacques Nzitonda Mulende, l’aveva fatto presente ai suoi fedeli durante la messa. Non ha nascosto ai parrocchiani l’arrivo di una maxi bolletta e la naturale difficoltà per il saldo del pagamento. L’ha confidato loro e la risposta, come pensava, è stata davvero buona, in diversi stanno aiutando la parrocchia che è anche la loro casa.