OSIMO – Ha avuto i primi sintomi da Coronavirus l’11 marzo, curata da casa, la donna oggi risulta ancora positiva al Covid-19. È la vicenda di una osimana costretta a trascorrere la sua convalescenza nel piccolo appartamento che condivide con il marito e il figlio. All’inizio ha sofferto molto, le mancava l’aria. Ha avuto la febbre fino a 38.5 ma non è stata portata all’ospedale perché non ha manifestato crisi respiratorie. Dopo più di 40 giorni risulta ancora positiva, non ha sviluppato anticorpi necessari a resistere al virus evidentemente.
«Trascorro tutte le mie giornate chiusa in una stanza di 12 metri quadrati. Mio marito e il mio secondo figlio di 25 anni, che abitano con me ma che evitano ogni contatto, sono anche loro in quarantena, costretti a vivere nella stessa casa, seppure in stanze separate, senza sapere per quanto tempo ancora». Non hanno sintomi ma non sanno se sono asintomatici o hanno il virus, perché non sono mai stati sottoposti a tampone né a test sierologico. «Ho già lanciato un appello in una rubrica online affinché mio marito e mio figlio vengano sottoposti al tampone ma poche ore fa ho ricevuto la notizia che dovranno restare in quarantena con me fino al 26 maggio perché nel frattempo è uscito un nuovo dpr». La signora sarà sottoposta a tampone il 12 maggio e dovranno trascorrere di nuovo i 14 giorni canonici di quarantena, poi, se quello del 26 (secondo tampone) sarà negativo, solo allora potranno uscire tutti di casa altrimenti dovranno aspettare ancora.
Nel frattempo la donna ha lanciato un secondo appello indirizzato al governatore Luca Ceriscioli: «Chiedo di essere ospitata in una specifica struttura per malati di Covid-19 in attesa di tornare negativa. Non è giusto per i miei familiari. Ogni Comune si doveva organizzare da solo con i locali vuoti che ha a disposizione per difendere i familiari dei malati. Altra cosa, bisogna sottoporre tutti a tampone, è fondamentale».
Maria Grazia Mariani, portavoce di Fratelli d’Italia Osimo, afferma: «È necessario trovare spazi adeguati che garantiscano l’isolamento per i malati di Covid che non possono rimanere a casa. Ad Osimo abbiamo il Condominio solidale di Santa Palazia, l’alloggio Asso di cuori, ma ci sono anche tanti bed and breakfast. Perché il Comune non si attiva per dare un alloggio temporaneo ai malati Covid che si trovano nella stessa situazione della signora? Chissà quante altre famiglie osimane hanno le stesse esigenze».