OSIMO – Hanno proclamato lo sciopero alla Engineering ingegneria informatica, azienda leader in Italia nell’information technology con 50 sedi tra cui Osimo. Stamattina, 18 dicembre, i 275 dipendenti dello stabilimento di via Edison hanno incrociato le braccia di nuovo, per due ore dalle 9 alle 11, a inizio turno nell’ambito della mobilitazione nazionale dei lavoratori del gruppo. La causa che ha determinato la decisione è lo stallo della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo che è fermo al 2009. Avevano già manifestato il 25 settembre, poi il 19 ottobre e di nuovo il 4 di questo mese. «Il sondaggio lanciato dall’azienda a febbraio del 2018, al quale sono stati chiamati a esprimersi i lavoratori, ha evidenziato un forte malcontento sulla questione del salario – ha detto la Rsu Fim-Cisl ai cancelli oggi -. I bilanci ci dicono che, dal 2009 al 2018, il Gruppo Engineering ha proseguito la sua, ormai consolidata, crescita, i dipendenti sono passati da settemila a diecimila e 500 e i ricavi netti da 700 a mille milioni di euro. Hanno stanziato anche incentivi al management. Per queste ragioni, i dipendenti ritengono inaccettabile l’atteggiamento dell’azienda e rivendicano i loro diritti chiedendo l’immediata apertura di un tavolo per la trattativa».
A fianco dei dipendenti c’erano appunto anche i rappresentanti sindacali della Cisl. Allo sciopero ha aderito circa il 50 per cento dei lavoratori. «Temiamo anche il rischio esternalizzazioni in Serbia, dove l’azienda si sta espandendo come in Brasile, un’azienda che ha superato la crisi in maniera egregia, fatto in più per cui non c’è motivo per non aprire la trattativa – ha continuato -. Al termine del pacchetto di otto ore di sciopero che abbiamo programmato mancano due ore che, speriamo non ci sia bisogno, faremo a gennaio. Tra le cose che chiediamo c’è l’aumento dei buoni pasto, del premio di risultato e il riconoscimento delle trasferte».