OSIMO – Da Berlino a Copenaghen, da Beirut ad Algeri, da Lima a Bogotà, e ancora, Rio de Janeiro, Los Angeles, Hong Kong, Il Cairo, Sydney. Sono solo alcune delle città in cui l’omaggio del Comune di Osimo a Maria Montessori è stato accolto con stima e diffuso dagli Istituti Italiani di Cultura presenti in quei luoghi a testimonianza di quanto l’opera ed il pensiero della scienziata pedagogista marchigiana siano apprezzati in tutto il mondo.
A 150 anni dalla nascita di Maria Montessori, avvenuta a Chiaravalle il 31 agosto 1870, il Comune di Osimo, tramite il progetto multidisciplinare OsimoLab, voluto dall’innovativa amministrazione guidata dal sindaco Simone Pugnaloni, la ricorda con un’intervista-testimonianza ad un’altra illustre pedagogista, che la Montessori l’ha conosciuta e ammirata di persona: la professoressa Sofia Corradi, “mamma” del Programma Erasmus, considerata tra le fondatrici dell’Europa. A condurre la conversazione, Frida Paolella, consigliera comunale delegata alle Politiche Europee e ad OsimoLab.
«Maria Montessori ha rivoluzionato il mondo dell’educazione – spiega Frida Paolella, promotrice dell’omaggio all’educatrice marchigiana -. Una visione cosmica, ispirata all’integrazione e al rispetto delle diversità, insite nella natura dei bambini. Un’educazione alla pace che ci piace sottolineare, tanto più che è pienamente in linea con l’obiettivo 4 dell’Agenda Onu 2030 per uno Sviluppo sostenibile, ovvero un’Istruzione di qualità».
Paolella illustra le ragioni dietro la scelta di affidare la testimonianza del valore del contributo montessoriano alle parole della professoressa Sofia Corradi, per oltre quarant’anni docente di Scienze dell’Educazione all’Università degli Studi Statale Roma Tre e che della Montessori è una diretta conoscitrice: «Il motto dell’Unione europea è “Uniti nelle diversità”, una comunità d’intenti (quelli del metodo montessoriano e quelli dei valori europei) che ci ha ispirato e motivato a contattare la professoressa Sofia Corradi, che ha ideato il Programma Erasmus, un progetto di fondamentale importanza per la crescita dei giovani europei, all’insegna proprio dell’integrazione e della diversità come ricchezza».
Nell’intervista, Sofia Corradi ripercorre sentitamente il ricordo dell’incontro con Maria Montessori, il piacere di esserle stata presentata e la sua emozione, ancora adolescente, davanti a quella “donna con i capelli bianchi e con un abito nero lungo fino ai piedi”, che le ricordava tanto sua nonna e che era tanto rispettata da sua madre, anche lei pedagogista e all’epoca tra le poche donne laureate. La professoressa Corradi ricorda poi la sua collaborazione con Anna Maria Lorenzetto, pioniera dell’alfabetizzazione dei contadini del Sud Italia e il punto di contatto tra la Montessori, l’Europa ed il Programma Erasmus da lei ideato: l’educazione come strumento di pace e di emancipazione umana e sociale, basata sui valori della solidarietà e del rispetto delle diversità. Tre pedagogiste illustri che hanno collaborato con Onu ed Unesco.
«Questo del Comune di Osimo è un omaggio tanto semplice quanto sentito, in linea con il desiderio della stessa Corradi affinché Maria Montessori venga celebrata come merita da ogni istituzione e l’auspicio è che venga istituita una giornata celebrativa mondiale che unisca anche tutti gli Istituti Italiani di Cultura, per conservarne la memoria. La memoria di chi, partendo dalle Marche, ha vissuto e visitato tante parti dell’Europa, degli Stati Uniti e dell’India, luoghi che oggi continuano ad apprezzare Maria Montessori».
Gli Istituti italiani di cultura che hanno aderito all’omaggio a Maria Montessori del Comune di Osimo, rilanciando attraverso i loro canali ufficiali l’intervista di Frida Paolella alla Professoressa Sofia Corradi, sono quelli delle città di: Algeri, Amsterdam, Beirut, Belgrado, Berlino, Bogotà, Caracas, Città del Messico, Colonia, Copenaghen, Cracovia, Dublino, Helsinki, Hong Kong, Il Cairo, Lima, Lione, Los Angeles, Monaco di Baviera, Montreal, Praga, Rio de Janeiro, Stoccolma, Sydney, Tel Aviv, Zurigo. Il contributo-intervista è stato pubblicato dall’Opera nazionale Montessori, dall’Asvis, Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile, dalla Federazione europea dei club, centri e associazioni Unesco, dall’Unesco’s academy of young women, dalla Federazione italiana club e centri Unesco, dal Club Unesco di Urbino e del Montefeltro, da Annamaria Colao, coordinatrice cattedra Unesco “Educazione alla salute ed allo sviluppo sostenibile”, dall’Inaf, Istituto nazionale di astrofisica, dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università di Macerata.