OSIMO – Il lavoro all’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” di Osimo è intenso sul fronte Covid e non solo. «Ci sono dei casi, non molto frequenti, di pazienti che sono positivi al virus e vengono qui per una sintomatologia lieve. Alcuni sono vaccinati, altri no, e si registrano tendenzialmente più ingressi di giovani che di anziani. In questo senso non c’è sovraccarico di lavoro, riusciamo a gestire la situazione», commenta il primario del punto di primo intervento del nosocomio osimano, il dottor Adolfo Pansoni. Giovani e vaccinati con la seconda dose spesso devono ricorrere all’aiuto medico per far fronte ai sintomi che il Covid causa. I soliti problemi poi restano: «Per quanto riguarda il personale qui al pronto soccorso siamo ancora in difficoltà perché nonostante stiamo emettendo avvisi su avvisi questi vanno deserti o chi si è segnato non si presenta. C’è una vera carenza insomma – continua il medico -. Speriamo che con le nuove specializzazioni che dovrebbero espletarsi entro la fine di questo mese, al massimo per gennaio, riusciremo ad “arruolare” qualcuno. Al momento, comunque, siamo sotto organico». Una carenza che potrebbe ripercuotersi sulla gestione della pandemia in zona, qualora dovessero esserci aumenti di casi con pazienti gravi. A oggi Osimo legge un aumento dei positivi che hanno raggiunto quota 344 a fronte di 671 persone in isolamento. La vicina Castelfidardo ne conta 215 di positivi e 286 in isolamento domiciliare e Loreto ne registra 102 positivi e 145 in quarantena. Il sindaco della città mariana Moreno Pieroni informa: «Dalle farmacie del nostro territorio mi dicono che tra i tanti tamponi fatti ci sono molti casi di positività tra le donne e gli uomini. Stiamo facendo un percorso con le scuole: effettueremo la sanificazione di tutte le aule del nostro comprensivo per dare più sicurezza e abbiamo installato in tre mense scolastiche nuovi ventilatori meccanici. Purtroppo alcune manifestazioni post natalizie dovranno essere soppresse».
La corsa ai tamponi
C’è la corsa ai vaccini e ai tamponi in questi giorni e resta grave la situazione di fronte all’Usca alla Stazione di Osimo, con code di auto talmente lunghe che arrivano oltre il confine con Castelfidardo. Pendolari e residenti sono esasperati e chiedono la temporanea chiusura del centro. È stata corsa ai tamponi soprattutto la Vigilia di Natale, le farmacie di turno erano piene di persone in fila e anche l’Usca, con ulteriori e inevitabili disagi al traffico lungo al statale 16. Il dottor Achille Ginnetti spiega: «L’esplosione dei casi nelle ultime due settimane sta mettendo in crisi un’organizzazione che aveva tenuto abbastanza bene. Se ad esempio di giovedì si chiama il medico per prenotare un tampone molecolare l’appuntamento sarà per domenica o lunedì, i tempi si sono allungati. Per questo motivo un tampone rapido positivo, che è positivo solo in presenza di un’elevata carica virale, è sufficiente».