OSIMO – Un anno e mezzo di lavoro per 30mila euro di spesa dopo l’ultimo restauro avvenuto negli anni Settanta. «Il 18 settembre, festa del patrono, ridoneremo alla città la sua opera d’arte più importante: il polittico dei fratelli Vivarini che costituisce l’identità di Osimo». Il sindaco Simone Pugnaloni l’ha specificato oggi, 3 settembre, in municipio alla presentazione della pala pronta dopo il restyling accanto all’assessore al Bilancio Mauro Pellegrini e alla restauratrice Maria Laura Passarini, trasmessa in diretta Facebook.
Le quattro tavole quattrocentesche saranno visitabili al Museo Diocesano, con aperture straordinarie dal 18 al 20 in occasione della fiera di San Giuseppe dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. L’esperta Passarini ha spiegato che sono stati necessari due passaggi per recuperare l’opera: «Era sotto l’attacco degli insetti xilofagi che hanno compromesso la parte lignea e della cornice e delle tavole e nei precedenti restauri erano state usate sostanze aggressive come la soda caustica sulla pittura e tempera. Effettuata una prima parte di pronto intervento, il passaggio successivo è stato rimuovere le vernici che oscuravano l’aspetto originale e l’accompagnamento cromatico sia delle cornici dorate che delle pitture, in modo da restituire un’unità di pittura armoniosa dell’opera rispettando la storia e la sua originalità».
«Il restauro è stato reso possibile grazie allo strumento dell’art bonus per il 50 per cento e per la restante somma dai fondi stanziati nel bilancio dal Comune. Grazie quindi ai privati che hanno donato – ha detto Pellegrini -. Il polittico resterà al Diocesano con cui è stata stretta una convenzione in attesa della sistemazione dei locali del Museo Civico».
Il 18 nel giardino dell’Episcopio, alle 9.45, sarà illustrato il progetto di restauro conservativo che ha ridato luce al polittico commissionato dai francescani osimani ai fratelli veneti Antonio e Bartolomeo Vivarini per la chiesa dell’Annunziata Vecchia.