OSIMO – Troppi ragazzi cadono vittime delle truffe sul web senza conoscere i veri rischi cui si espongono una volta online. Le forze dell’ordine di tutta Italia si stanno dando da fare per organizzare incontri nelle piazza e nelle scuole proprio per mettere in guardia i più giovani dai rischi del web e delle dipendenze. La campagna itinerante è iniziata anche in Valmusone dove, più precisamente, una scuola ha preso in mano la situazione e ha invitato la Polizia in classe per fare lezione. Nella sede di Osimo dell’istituto “Laeng Meucci” si sono svolte due iniziative per aprire gli occhi ai ragazzi sulla realtà e su alcuni pericoli che a volte sottovalutano. La prima, l’incontro, il 15 febbraio, delle classi prime, seconde e terze con il Commissario Capo del Commissariato di Osimo Agnese Marinelli e con il Commissario Capo del Compartimento Polizia postale e delle telecomunicazioni di Ancona, Giovanni Bonomo.
Le parole del preside
«L’evento è stata l’occasione per ricordare agli studenti che post, e soprattutto foto, pubblicate sui social rimangono per sempre disponibili sul web e possono essere salvate e modificate per essere utilizzate in maniera impropria da altre persone – spiega il dirigente scolastico Angelo Frisoli -. I ragazzi sono stati invitati a riflettere anche sul fatto che tutto ciò che pubblichiamo costituisce la nostra “reputazione digitale”, visibile a tutti e che può essere discriminante, per esempio, nei colloqui di lavoro».
La seconda iniziativa parte da una struttura diversa ma si connette perfettamente con lo spirito del viaggio. “Accattivante rete: un viaggio tra i rischi della rete e del gioco d’azzardo” è stata promossa dal Dipartimento dipendenze patologiche dell’Asur Marche – Area Vasta 2 che prevede una serie di incontri per le classi prime, è partita il 16 febbraio e proseguirà nel mese di marzo. «Gli esperti della Cooperativa Polo 9 di Ancona hanno presentato e presenteranno i fattori protettivi legati alla dipendenza attraverso strumenti che permettono l’esperienza di abilità cognitive, emotive e relazionali di base – continua il dirigente scolastico -. L’obiettivo del progetto è l’acquisizione di un comportamento positivo ed utile ad affrontare le sfide della vita quotidiana».