OSIMO – «Settimana dell’educazione civica. Finalmente ho svolto in presenza gli incontri tanto attesi dai ragazzi. Che soddisfazione e quanta attenzione quando si parla di legalità, bullismo e cyberbullismo. La nostra più grande risorsa, i ragazzi. Grazie all’istituto Corridoni Campana, ai professori, alla professoressa Olimpia Grana e alla dirigente professoressa Milena Brandoni». Lo dice Luca Russo, analista forense, impegnato da oltre 10 anni alla lotta dei crimini informatici, pedofilia e cyberbullismo. Sua l’idea di “Ragazzi in rete”, organizzazione vicina ai ragazzi e a tutte le vittime di reati informatici, che adesso è tornata a svolgere lezioni in presenza. Attivo in oltre 10 Procure d’Italia, ha dato il proprio contributo ad importanti indagini, permettendo la soluzione di molti casi importanti a livello nazionale. Un profondo senso del sociale verso le vittime di stalking, cyberbullismo, truffe internet, pedofilia e pedopornografia, lo proietta nella fondazione di “Ragazzi in rete” rischi e opportunità della rete. Rete intesa come rete di navigazione e rete come possibile trappola. Chi farà parte dell’associazione avrà accesso ad una serie di utili servizi e la possibilità di contattare un numero dedicato, nonché una mail, alla quale poter rappresentare le proprie esperienze, alla ricerca di consigli e soluzioni. “Ragazzi in rete” segue tutte le fasi utili a formulare la più corretta denuncia alle forze di Polizia con un’accurata indagine a seguito del reato subito. “Ragazzi in rete” collabora assiduamente con le principali forze di Polizia (Carabinieri, Polizia di Stato) e reparti specializzati. «È prevenzione, informazione e formazione ed è soprattutto vicino ai ragazzi ed ai genitori, nel controllo informatico dei minori e adotta tutte le misure di prevenzione e di controllo attraverso la propria rete di esperti informatici, assistenti sociali, psicologi, criminologi».
L’educazione alla legalità
Federica Gatto, assessore alla Polizia, sul tema dell’educazione alla legalità aggiunge: «In tema di educazione alla legalità e cittadinanza attiva, vorrei ricordare l’importante contributo del Ministero dell’Interno per la realizzazione del progetto “Scuole sicure” condotto dalla Polizia locale – dice -. Durante il precedente anno scolastico, nei mesi di aprile-maggio, la Polizia locale ha tenuto una serie di incontri con gli studenti finalizzati alla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti ed alcool, attività che verrà riproposta anche durante questo anno scolastico, nello stesso periodo: questi incontri sono stati molto apprezzati sia dai ragazzi che dai docenti, considerando anche il particolare contesto storico che purtroppo ha visto molti episodi di devianza giovanile diffusi in ogni città, dalla metropoli alle realtà più piccole, e sono inevitabilmente legati alla crisi pandemica che ha visto i più giovani privati, per un lunghissimo periodo di tempo, della loro quotidianità e della possibilità di aggregazione con i propri coetanei, spingendoli a comportamenti di vandalismo e spregio delle regole. Per questo è necessario il supporto di tutte le istituzioni e delle agenzie educative ma è altrettanto necessaria la presenza ed il supporto della famiglia».