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Osimo, riprendono le chiamate per le case popolari

Dopo il fermo obbligato dall'emergenza Covid-19, i servizi sociali del Comune di Osimo riprendono la procedura nel rispetto della graduatoria. Nel contempo il vicesindaco Paola Andreoni chiede alla Regione la riattivazione dei servizi socio-assistenziali

Case Popolari

OSIMO – Riprendono oggi, 14 maggio, le chiamate per l’assegnazione delle case popolari. Dopo un periodo di fermo obbligato dall’emergenza Covid-19, i servizi sociali del Comune di Osimo sono pronti per riprendere la procedura nel rispetto della graduatoria e delle misure di sicurezza per la salvaguardia della salute sia degli operatori che dei cittadini.

L’Erap ha approvato il nuovo regolamento (qui riportato) per l’erogazione di contributi per la manutenzione e miglioramento del patrimonio abitativo in gestione all’Erap Marche stesso.

È stata inviata alla Regione, dopo numerosi incontri promossi dall’assessorato ai Servizi sociali con l’azienda Asso e la funzionaria responsabile del Dipartimento dei servizi sociali del Comune di Osimo, una proposta per la riattivazione dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi da inserire nel Piano territoriale della Regione stessa.

«Per l’effettiva riattivazione dei servizi ad integrazione socio-sanitaria è necessario aspettare che la Regione Marche approvi specifici protocolli sanitari». A spiegarlo l’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni: «Il riavvio comporterà una particolare attenzione e un impegno sia dal punto di vista organizzativo che economico richiesto, questo, principalmente dal rispetto delle disposizioni per la prevenzione del contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori. Le schede relative alle ipotesi ed alle modalità di riattivazione riguardano il Cser disabili Fontemagna, i nidi d’infanzia 0-3 anni, centri estivi 3-6 anni e centri estivi 6-12 anni. Tra le misure previste al fine di garantire la sicurezza ci sono il rapporto educatore/utente, la definizione di spazi, gli orari, i gruppi e soprattutto le norme di sicurezza e i dispositivi di protezione individuale. Intendiamo porre la massima attenzione in questa fase di riapertura dei servizi, al fine di procedere prudenzialmente tenendo conto delle disposizioni per la prevenzione del contagio, la tutela della salute degli utenti e degli operatori, di rimodulare i servizi di concerto con l’ente gestore (Asso), con i Servizi sanitari territoriali e con le famiglie degli utenti».