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Osimo, Simone Pugnaloni: «Ha vinto la sincerità e la trasparenza. Sarò il sindaco di tutti»

Dopo i festeggiamenti per la vittoria, il sindaco uscente, riconfermato al ballottaggio per il secondo mandato, ha convocato una conferenza stampa nella sala Vivarini del Comune per raccontarsi. Stasera, 10 giugno, si riunisce la commissione centrale, in settimana ci sarà la proclamazione del sindaco, entro dieci giorni la convocazione del Consiglio comunale e prima della fine del mese la Giunta

OSIMO – Simone Pugnaloni è stato rinominato sindaco di Osimo, il 17esimo. Stasera, 10 giugno, si riunisce la commissione centrale, in settimana ci sarà la proclamazione del sindaco, entro dieci giorni la convocazione del Consiglio comunale e prima della fine del mese la Giunta. Dopo i festeggiamenti di questa notte, domenica 10 giugno, stamattina Pugnaloni ha convocato una conferenza stampa nella sala Vivarini del Comune per raccontarsi.

Ha esordito così: «Ho seguito lo spoglio dalla sede elettorale agli ex magazzini Campanelli. Il distacco è stato molto più netto rispetto alla volta scorsa. Gli osimani hanno deciso che il bene doveva essere il loro sindaco. Hanno premiato la continuità. Ho ricevuto tantissimi messaggi di affetto e telefonate. La prima del direttore dell’Inrca Gianni Genga, poi del governatore Luca Ceriscioli e del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. Mi riserverò presto di contattare l’arcivescovo».

Così ha commentato il voto: «I voti sono stati pescati un po’ ovunque tra chi ha scelto di venire a votare e non andare al mare. Io ne ho guadagnati duemila e 600, Latini mille e 800. Ai seggi di Casenuove, frazione su cui abbiamo costruito la scuola nuova, non è stato aumentato il consenso, la scommessa è stata persa ma vinta quella per il futuro delle generazioni. Ho recuperato a Villa, San Paterniano premia sempre il Pd. Ho ribaltato il risultato nella grande Osimo Stazione, la gente ha capito l’importanza del parco urbano e della nuova rotatoria, e a San Biagio (ampliamento del cimitero e nuova scuola in partenza). Campocavallo non mi capacito, anche se ho recuperato».

Cosa farà nei primi cento giorni di governo? «Porterò a termine le opere iniziate in questi effettivi tre anni e mezzo di governo considerato il ricorso elettorale, e avanzerò idee nuove, senza promettere né mentire come ha fatto il mio avversario, sulla multina che non può tornare, i varchi a Osimo Stazione, tutte cose che colpiscono alla pancia. Mi sembra di parlare con qualcuno a livello nazionale dove funziona ma a Osimo no. Qui ha vinto la sincerità e la trasparenza. Una differenza importante rispetto al mio avversario è che sarò il sindaco di tutti: un esempio, ho già incaricato in passato esponenti delle liste latiniane perché competenti. Valorizziamo chi ha votato per qualcun altro. Siamo tutti al lavoro per Osimo. Nei primi cento giorni tramuteremo la Tosap in Cosap, implementeremo il regolamento sui dehors e porteremo a zero le quote associative delle società sportive. Il sogno è completare la strada di bordo».

Resta valida la proposta di Ginnetti di nominare uno dei candidati a sindaco sconfitti che siedono in Consiglio presidente del civico consesso: «È da valutare. Adesso il calendario è serrato, tutte le società partecipate sono in scadenza e le rinnoveremo secondo i criteri di consenso, competenza e contrappeso istituzionale. Mi accomuna al programma di Ginnetti poi la rivisitazione della macchina comunale».

In vista della scelta degli assessori, aggiunge: «Non terrò tutte le deleghe che avevo, la mia squadra si è dimostrata molto competente, sicuramente non lascerò il bilancio, la mia passione più grande. In aula vorrei si tornasse al dibattito vero, alla politica con la “p” maiuscola. Mi riserverò di convocare ogni 15 giorni una riunione tra i candidati per parlare di temi forti».

Dino Latini nel riconoscere il risultato esprime soddisfazione per aver guadagnato altri mille 200 voti rispetto al primo turno: «Nonostante le Liste civiche avessero contro tutte le altre forze politiche abbiamo guadagnato tutti quei voti. Ringrazio i nostri elettori e tutti coloro che hanno collaborato in questa campagna elettorale. Abbiamo dato il massimo e ci siamo impegnati contando solo sulle nostre forze».