Attualità

Osimo, spaventano i rincari per le famiglie sulla tassa rifiuti

Con le competenze passate dal 2020 ad Arera, l’Authority nazionale che gestisce uniformemente la tariffazione, il costo del Piano finanziario è aumentato da cinque milioni e 900mila euro agli attuali sei milioni e 35mila euro

La Sala Gialla di Osimo rinnovata per il ritorno dei consiglieri
La Sala Gialla di Osimo rinnovata per il ritorno dei consiglieri

OSIMO – Arriveranno rincari per le famiglie osimane per quanto riguarda la Tari, la tassa rifiuti che quest’anno tanto spaventa gli italiani. Ma le Liste civiche non ci stanno: «Come gruppo consiliare abbiamo votato contro il Pef, Piano economico finanziario, perché l’amministrazione comunale ancora una volta ha avuto il coraggio di presentare un atto con ulteriori aumenti dei costi di gestione per la raccolta dei rifiuti. Noi non ci stiamo all’aumento delle tariffe domestiche del 6,69% e del +5% per quelle non domestiche – dice la capogruppo Monica Bordoni -. Questa è la risposta dell’amministrazione comunale a favore dei cittadini virtuosi che in maniera precisa e puntuale prestano attenzione tutti i giorni per differenziare il rifiuto domestico».

Il sindaco Simone Pugnaloni spiega: «Ormai da due anni il piano economico finanziario della Tari viene approvato dall’autorità nazionale Arera che regola le tariffe dell’acqua, della luce, gas e dei rifiuti, lo fa sulla base di un calcolo standard in tutta Italia e quindi da quest’anno l’amministrazione comunale non può dire nulla. Noi con il redigendo piano di revisione 2022-2024 e con l’attuale avanzo di amministrazione che si riscontrerà con la chiusura dell’anno 2021, impegneremo risorse a favore di questo rincaro. Mi preme poi dire questo. I sindaci che ci hanno creduto poi hanno approvato il Piano d’ambito per tutti i 46 comuni della Provincia e deliberato l’affidamento a un consorzio pubblico. Incrementeremo le forze lavoro all’Astea che con Vivaservizi gestiranno in maniera pubblica i rifiuti. Le Civiche invece erano a favore del privato».

Il Piano finanziario

Èstato approvato infatti in Consiglio comunale il Piano finanziario 2022 del servizio igiene urbana gestito da Astea spa. Con le competenze passate dal 2020 ad Arera, l’Authority nazionale che gestisce uniformemente la tariffazione, il costo del Piano finanziario è aumentato da cinque milioni e 900 mila euro agli attuali sei milioni e 35mila euro, il che comporta un incremento della Tari del 6%. Un aumento che, pur senza più i fondi statali post-Covid inviati lo scorso anno ai Comuni, sarà compensato comunque da 40mila euro stanziati a bilancio dall’amministrazione comunale per un bonus Tari a favore delle famiglie che hanno Isee fino a 25mila euro annui. Chi non percepisce già il bonus sociale, dovrà fare richiesta del bonus Tari entro il prossimo ottobre con modalità che saranno rese note in un successivo momento. E’ intenzione dell’amministrazione Pugnaloni integrare i fondi per limitare il caro bollette con dei bandi ad hoc per elargire contributi ad imprese, associazioni e famiglie usando parte dell’avanzo di amministrazione emerso dal conto consuntivo 2021 che sarà approvato in uno dei prossimi consigli comunali. Oltre alla Tari, l’aula ha approvato la delibera sul Canone unico patrimoniale, per il quale l’amministrazione ha stanziato 55mila euro che consentirà di esentare per tutto il 2022 il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico ad esercenti e commercianti.