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Osimo, strada di bordo: il Tar riconosce il risarcimento al Comune. La replica dell’ex sindaco Simoncini

Il municipio aveva presentato ricorso contro la Cosmo srl, la ditta in concordato liquidatorio dal 2014 che avrebbe dovuto realizzare l'asse

Il cantiere della strada di bordo
Il cantiere della strada di bordo

OSIMO – Il Comune di Osimo era entrato nelle aule di tribunale per il caso della strada di bordo. Il municipio infatti aveva presentato ricorso contro la Cosmo srl, la ditta in concordato liquidatorio dal 2014 che avrebbe dovuto realizzare la strada, per insinuarsi nel passivo fallimentare della stessa e avere modo così di poter chiedere un risarcimento per lo stralcio della strada non realizzato. La cifra richiesta per inadempimento agli obblighi stabiliti dalla convenzione stipulata con il Comune è stata calcolata in un milione e mezzo di euro.

Dopo quasi due anni è uscita la sentenza del Tar che dà ragione al Comune. «Grazie al nostro legale, l’avvocato Galvani, abbiamo vinto salvando la dignità del Comune. Sancito un diritto ad ottenere un risarcimento che sapevamo certo – dice il sindaco Simone Pugnaloni -. Dalla curatela fallimentare cosa possiamo aspettarci di incassare? Poco o nulla. L’unica certezza per gli osimani era la fideiussione sulla convenzione di un milione e 850mila euro, fideiussione sottoscritta dall’allora Amministrazione Simoncini risultata irregolare, lo ribadisce anche la sentenza. Per tale motivo abbiamo promosso un esposto denuncia alla Corte dei Conti. Mai contestata la convenzione, ma la garanzia a copertura della convenzione risultata irregolare: al tempo infatti avevamo controllato subito la fideiussione per andare avanti con i lavori ma la stessa è risultata irregolare e quindi abbiamo dovuto impegnare i soldi degli osimani per realizzare la strada. Noi intanto, a differenza delle Liste civiche, anche se con i soldi degli osimani, il primo tratto di strada l’abbiamo realizzato, nel 2021 realizzeremo il secondo». Il primo riguarda l’ampliamento di via Linguetta, il nuovo invece va da via Linguetta al ponte sul Musone, per cui la gara scade il 29 di questo mese e i lavori partiranno a Pasqua (un milione e 250 mila euro).

Replica l’ex sindaco e attuale consigliere delle Civiche Stefano Simoncini: «Il Tar delle Marche ha accertato la regolarità della procedura effettuata dalle Liste civiche. Cade l’accusa che sotto la nostra amministrazione non era stata controllata la procedura perché al 14 aprile 2014 la situazione era sotto controllo con l’impegno a proseguire le opere, come stabilito dal Tar. Dall’8 giugno 2014 la situazione è stata presa in mano dall’amministrazione Pd che ha atteso quattro anni prima di agire. Le accuse di Pugnaloni che le nostre amministrazioni avrebbero dovuto escutere la fideiussione sono smentite dal Tar che ha stabilito che fino ad aprile 2014 l’attività del Comune è stata corretta. Semmai la colpa è di Pugnaloni che nel 2014 ha prorogato la fideiussione prima di qualsiasi verifica al riguardo. Le accuse dello stesso che i soldi non arriveranno sono smentite dalla capienza dei beni della Cosmo oggi sotto curatela fallimentare e quindi noto a tutti».