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Osimo, al teatrino Campana torna la Scuola di recitazione

L'attività è appena ripresa, per la gioia di attori e amanti del mondo dello spettacolo. Continua anche la rassegna "Altra scena"

Scuola di Scena
Scuola di Scena

OSIMO – È di certo un ritorno alla normalità la capienza degli spazi culturali, cinema, teatri e concerti salita al cento per cento per gli spettatori. In zona gialla, per i luoghi di spettacolo, la capienza dovrebbe essere fissata al 50 per cento. Notizie che fanno ben sperare in una ripresa che sia duratura e senza altri stop per il mondo della cultura e dello spettacolo, forse i settori che più hanno sofferto le chiusure per l’emergenza pandemica. Lo sa bene il teatrino Campana di Osimo e tutto ciò che gira attorno al gioiellino osimano gestito dall’istituto per l’istruzione permanente, centro culturale di alto profilo che promuove rassegne musicali, letterarie, cinematografiche, conferenze, mostre, corsi formativi e di alta specializzazione. In queste ore è arrivata una grande notizia per gli attori e aspiranti tali. È ripresa l’attività della Scuola di scena: «Dopo un infinito, estenuante tempo di attesa finalmente siamo pronti – dicono gli attori -. Ringraziamo di cuore l’Istituto Campana per aver voluto e creduto in questa ripartenza e tutti i partecipanti al corso che hanno tenuto davvero duro in attesa di questo giorno». La Scuola esiste grazie all’associazione Nuovi linguaggi che opera in rete su scala regionale con enti e associazioni di vario tipo: amministrazioni pubbliche, istituti scolastici, agenzie formative, Consorzi di imprese. Su scala europea ha individuato un network di soggetti partner con cui collabora stabilmente in Francia, Germania, Portogallo e Romania.

Proprio stasera, 5 novembre, c’è un appuntamento per la rassegna “Altra scena” sempre al teatrino Campana di Osimo. Alle 21.15 il teatrino apre ad “Anime perse” dai racconti del poeta Umberto Piersanti con Maddalena Fenucci e Michele Salvatori per la regia di Andrea Anconetani. La produzione è sempre di Nuovi linguaggi. “Anime Perse” è la narrazione a due voci di quattro racconti, tratti dall’omonimo libro di Umberto Piersanti, poeta tra i più importanti della letteratura contemporanea, che descrivono altrettanti fatti delittuosi realmente compiuti da persone che sono o sono state ospiti dei centri di recupero del Montefeltro, quelli che un tempo si chiamavano manicomi criminali. Fatti di emarginazione sociale, reati commessi da individui affetti da gravi disturbi psichiatrici, vicende che Piersanti descrive senza indulgere a moralismi, senza giudicare, con la delicatezza e l’immaginazione del poeta. “Anime perse” è un viaggio in alcune delle dimensioni più oscure e perturbanti dell’animo umano. Un viaggio che non si conclude mai lasciando aperta la strada del dubbio e della compassione. Da dove vengono queste persone? Che cosa è scattato nelle loro menti? Che cosa pensano ora, come vivono? Ci potrà mai essere per loro una qualche redenzione? Sono le domande che ci facciamo davanti a queste storie, a questi lampi di vite smarrite che non hanno trovato la pace. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria e green pass.