OSIMO – C’è una fetta di popolazione, quella dei bambini e dei giovanissimi, che per mesi ha sofferto il lockdown e che non vede l’ora di tornare a giocare, a divertirsi, spensierata, lasciandosi alle spalle le chiusure imposte dall’emergenza covid-19. I centri estivi sono un’occasione per poterlo tornare a fare.
Da disposizione regionale i centri potranno ricominciare ad accogliere i piccoli ospiti dall’8 giugno ma alcuni gestori stanno mostrando difficoltà in vista di quella data. Ad esempio “Pronti via” dell’Atletica Osimo che non avrà più lo spazio che il parroco di San Sabino per molti anni ha messo a disposizione: la responsabile Fabiola Dolcini ha fatto richiesta al Comune per una scuola con spazio verde all’esterno ritenuta adatta viste le misure che si dovranno adottare ma non è ancora arrivata risposta. «Cerchiamo di velocizzare le pratiche burocratiche e diamo la possibilità ai nostri bambini di poter ritornare a giocare insieme», dice un gruppo di osimani appellandosi al sindaco.
Proprio il primo cittadino Simone Pugnaloni ha rassicurato, a tutto tondo, anche le società sportive: «L’assessore allo Sport sta definendo le misure a sostegno della ripartenza. Prolungheremo di certo di un anno tutte le gestioni in scadenza, ci sarà uno sconto sui canoni dovuti al Comune almeno pari ai mesi del lockdown ma tentiamo di arrivare al 50 per cento. Alle società che si allenano in luoghi privati in attesa che affrontino le spese per la dovuta sanificazione, al vaglio la possibilità per l’estate di dedicargli alcuni campetti all’aperto oggi ancora chiusi. A chi organizza i centri estivi massima disponibilità per accordare l’apertura, se possibile, anche in luoghi diversi. Le società si affrettino a presentare la domanda entro l’8, termine di scadenza del bando».
Buone nuove anche sul servizio ai disabili in piscina: «Con il vicesindaco Andreoni che ha organizzato l’incontro, abbiamo parlato con una rappresentanza dei genitori. Ho dato la mia parola sulla continuità del servizio in piscina e sugli istruttori avuti finora qualunque sarà il futuro gestore. La piscina riaprirà a settembre ed i genitori su questo concordano. L’estate servirà a conoscere l’esito del bando per la gestione e per effettuare interventi di manutenzione straordinaria alla struttura».
Monica Bordoni, consigliere capogruppo delle Liste civiche, replica: Il mondo dello sport non trova pace. Se annuncia la deroga di un anno per le convenzioni alle società sportive, l’amministrazione ha pronta la mannaia per il taglio dei contributi alle società sportive per l’anno 2020, parametrati ai tre mesi di chiusura del lockdown. Le società sportive hanno dovuto far fronte alle spese fisse di gestione: dal pagamento delle utenze, delle rate di mutui, alle spese di manutenzione impianto. Come fanno a ripartire se in alcuni casi devono restituire anche le quote mensile ed il Comune gli taglia i contributi? Le sponsorizzazioni ormai non esistono quasi più ed i costi aumenteranno perché gli impianti e/o i per ripartire hanno necessità di affrontare spese per la sanificazione periodica degli impianti stessi, degli spogliatoi, per l’adeguamento di tutte le norme di sicurezza sanitaria. Le famiglie potranno pagare le rette sportive per settembre con questa crisi economica? Occorrono incentivi sia alle famiglie che alle società sportive».
Anche nella vicina Offagna ci si organizza al meglio. La Giovane Offagna San Biagio Anconitana rinnova il suo impegno per i centri estivi nonostante le norme in materia siano diventate più stringenti. «Abbiamo investito tanto sulla prevenzione e la tutela e dei ragazzi, nel rispetto – commenta il presidente Alessandro Andreoli –, delle linee guida del decreto ministeriale. La nostra è una proposta all’aria aperta che facilita il rispetto di queste norme ma abbiamo comunque alzato il livello di sicurezza investendo sugli animatori per abbassare il rapporto tra loro e il numero di ragazzi. Ringrazio l’amministrazione comunale di Offagna per la collaborazione anche se in un momento critico per il noto stato di dissesto finanziario, nella speranza che un aiuto economico arrivi da auspicabili fondi statali e regionali».