OSIMO – Una delegazione osimana guidata dall’assessore al turismo Michela Glorio ha fatto tappa al Bit di Milano per promuovere le bellezze di Osimo, dalla città sotterranea, alle aree archeologiche, dai percorsi ciclopedonali fino agli itinerari specifici come la Osimo Romana e la Osimo templare.
Se lo scorso anno l’evento clou era stato il Giro d’Italia (leggi l’articolo), quest’anno il fiore all’occhiello della promozione turistica osimana sarà la mostra di Banksy, in programma a Palazzo Campana dal 29 marzo al 7 luglio. La conferenza stampa di presentazione dell’evento si svolgerà il 25 febbraio alle ore 11:30 presso la Sala Vivarini del Palazzo Comunale.
Nel frattempo alla Fiera Internazionale del Turismo di Milano è andata in scena un’anticipazione della rassegna che avrà come protagonista uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea, probabilmente l’artista più popolare del ventunesimo secolo, la cui identità è a tutt’oggi ignota. Il mistero che aleggia attorno a Banksy è stato messo in relazione con gli enigmi nascosti nei cunicoli dei sotterranei osimani, ricchi – com’è noto – di antiche simbologie. L’intervento promosso al Bit dal Comune di Osimo si intitola appunto “A message on the wall: from Osimo Caves to the Banksy street art”, «per sottolineare un legame – ha spiegato l’assessore Glorio – che coniuga i messaggi criptici lasciati dall’uomo in epoche diverse nelle grotte di Osimo con i contenuti della nuova mostra dal titolo “From the street to the museum. Works of the artist knows as Banksy”. Una mostra calata sul territorio e che testimonia la necessità dell’uomo di lasciare messaggi diversi in differenti periodi storici».
La rassegna, allestita in collaborazione con l’Istituto Campana, la Fondazione Don Carlo Grillantini e la A.S.S.O., è prodotta dall’Associazione MetaMorfosi e curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli. Sarà esposta una selezione con le 25 immagini più celebri prodotte da Banksy, quelle che ne hanno decretato il successo e una popolarità planetaria, attraverso la condivisione globale sui social media. Assieme alle immagini saranno presenti un’infografica sulla cronologia dell’artista, ampie schede storiche sulle opere con documentazione fotografica, testi a muro con sue citazioni da libri, i “black books” originali, poster originali di sue mostre, banconote contraffatte, palloncini “I am an imbecile” usati a Dismaland e alcuni video.