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Osimo, tutta la gioia del Natale dalla Lega del filo d’oro

Tra le mille difficoltà l'associazione che da mezzo secolo riabilita i sordociechi va avanti con grandi risultati. Per riscoprire tra le righe la bellezza della vita in vista del Natale, gli ospiti hanno messo in scena anche uno spettacolo

La recita del Filo d'oro
La recita del Filo d'oro

OSIMO – Nonostante le numerose difficoltà in campo sociale e sanitario, la Lega del filo d’oro di Osimo sta continuando a crescere maturando nuova esperienza, impegnandosi in prima linea per offrire servizi specializzati alle tante persone che ne hanno bisogno e per la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone sordocieche. A Natale più che mai.

«Il primo dicembre abbiamo inaugurato il primo lotto del nuovo centro nazionale – ha dichiarato il segretario generale Rossano Bartoli – e quanto prima contiamo di iniziare i lavori per il completamento dell’intero progetto. Un forte ringraziamento a quanti con passione e dedizione si impegnano per migliorare la vita di tante famiglie e a tutti i nostri sostenitori che ci permettono di guardare al futuro puntando sempre a nuovi obiettivi».
Il sorriso degli ospiti non si spegne mai, quegli ospiti che nella chiesa di San Biagio hanno messo in scena lo spettacolo “La chiave di lettura”, una recita frutto del lavoro di attività teatrale che l’ente dedica da oltre dieci anni ai propri ospiti, un modo unico ed emozionante per augurare un felice Natale.

Protagonista e ideatrice dello spettacolo la compagnia “Il cantiere dei sogni” formata dagli ospiti del centro di riabilitazione di Osimo, operatori e volontari. Lo spettacolo è stato ambientato in una Biblioteca molto speciale, dove tra le righe di libri sensoriali, gli “attori” hanno scoperto la vera bellezza della vita. Quest’anno al coinvolgimento degli ospiti si è aggiunto quello di due genitori: la recita infatti è stata accompagnata dal clarinetto di Ciro Fornaro e dalle poesie di Fabrizio Vissani, i papà di Salvatore e Valentina.
«Un saluto e un ringraziamento particolare anche a nome del Consiglio di Amministrazione – ha detto il presidente dell’associazione Francesco Marchesi – a tutti i presenti, utenti, familiari, volontari, personale e collaboratori, riuniti insieme in questo momento così emozionante che ci fa sentire parte di un’unica grande famiglia».