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Ospedale “Santa Casa”, Loreto libera chiede interventi in vista dell’apertura della Porta Santa

Il consigliere comunale Gianluca Castagnani chiede la realizzazione di un "Punto di primo intervento" e dice: «Non ci si rende conto, a livello di programmazione sanitaria e di dotazioni strutturali degne di questo evento, che arriveranno moltissimi pellegrini»

L'ospedale Santa Casa di Loreto
L'ospedale Santa Casa di Loreto

LORETO – «L’approssimarsi dell’apertura della Porta Santa con un evento unico al mondo che si terrà il prossimo 8 settembre a Loreto vede la sanità marchigiana “distratta”. Non ci si rende conto, a livello di programmazione sanitaria e di dotazioni strutturali degne di questo evento, come affermato dagli stessi redattori dell’intesa del Giubileo, che a Loreto arriveranno milioni di pellegrini e il nostro ospedale già “sopporta” un carico di accessi pari ad oltre diecimila persone all’anno, spesso grazie anche e soprattutto alla capacità professionale degli operatori sanitari».

A lanciare l’allarme è il consigliere comunale di Loreto libera Gianluca Castagnani. «Arrivano anche codici di gravità media che in alcuni casi diventano codici rossi. Il Piano socio Sanitario viene continuamente rimandato a livello regionale. Loreto, con le sue specificità e il suo vasto bacino di utenza, non può più attendere chiacchiere e riunioni infinite.

Occorre un intervento straordinario, un coordinamento tra vertici della sanità marchigiana e il ripristino, almeno per l’eccezionale evento giubilare, di un adeguato e razionale Punto di primo intervento con osservazione breve intensiva, della riapertura della sala chirurgica per piccoli interventi e di molto altro Si lavori alacremente e senza intoppi burocratici, si faccia ritornare una tac perché indispensabile e perché ci era stata donata, nel raggio di molti chilometri pare non ce ne sia una che non sia ormai quasi obsoleta. I servizi del medesimo Punto devono essere potenziati anche in riferimento alle Unità di Medicina e Chirurgia presenti al “Santa Casa” di Loreto.

Ricordo ancora che Loreto rientra nel cosiddetto “cratere del sisma” in quanto a deroga del Decreto Balduzzi e per questo dovrebbe avere quei servizi che gli sono stati tolti. Si riapra inoltre il bar perché anch’esso è un servizio pubblico (cosa che chiedo da oltre un anno) e si riveda il sistema dell’emergenza-urgenza per l’area di Loreto durante tutto il periodo giubilare».

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