OSIMO – Sono state presentate stamattina, 14 dicembre, nella sala Vivarini del Comune di Osimo, le linee di indirizzo per la redazione del Pums, Piano urbano di mobilità sostenibile, e l’aggiornamento del Put, Piano urbano del traffico, con particolare attenzione al Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Un progetto ambizioso redatto con il supporto di Leganet, società di Legautonomie specializzata in materia, per favorire il bike e car sharing, la creazione di ciclopedonali, di zone a velocità limitata e molto altro. Presenti all’incontro i rappresentanti delle associazioni di categoria, tra cui la Confcommercio, forze dell’ordine e il presidente della Lega del filo d’oro Rossano Bartoli.
«Particolare attenzione è rivolta all’interazione tra i diversi piani viari, dalle autovetture al trasporto pubblico locale, dai velocipedi ai pedoni. Un occhio particolare al Peba, un impegno che l’amministrazione comunale aveva già portato in Consiglio comunale – ha detto il sindaco Simone Pugnaloni -. Quella di oggi è una giornata importante che segna il punto di inizio di un percorso lungimirante, un tavolo di concertazione utile per raccogliere le istanze di tutte le istituzioni sul territorio. Obiettivo è rispettare l’ambiente, abbattere i tempi di percorrenza per raggiungere i luoghi ideali, sostenere la promozione del territorio attraverso il turismo naturalistico».
L’amministrazione comunale, come primo passo concreto, ha messo a bilancio i fondi per redigere le linee guida future e per il 2019 cercherà di mettere a bilancio risorse economiche per dare il via a questo iter. Altre risorse saranno intercettate da fondi ministeriali ed europei. Il Pums è obbligatorio per legge nelle città con più di 100mila abitanti e Osimo vuole adottarlo comunque con lungimiranza.
«Per il 2022 Osimo cambierà faccia a favore dei cittadini e dei turisti per ridurre le emissioni inquinanti e non solo – ha detto Alessandro Broccatelli, presidente di Leganet -. Primo step è partire con il processo partecipativo per arrivare a marzo con le linee da portare in Consiglio e poi da far giungere al Ministero».