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Patrono di Osimo, sì alla fiera di San Giuseppe ma salta il trofeo ciclistico

Se n’è parlato anche durante l’ultimo Consiglio comunale quando la maggioranza ha comunicato alcune modifiche. Nonostante l’incognita green pass si va avanti

Il centro di Osimo gremito
Il centro di Osimo gremito

OSIMO – Si farà la fiera di San Giuseppe da Copertino per il patrono di Osimo. Se n’è parlato anche durante l’ultimo Consiglio comunale quando la maggioranza ha comunicato alcune modifiche. Nonostante l’incognita green pass si va avanti.

La fiera

Cambio di data innanzitutto: venerdì 17, sabato 18 (giorno del patrono) e domenica 19, per incentivare la partecipazione alla fiera da parte degli operatori del commercio ambulante e anche degli osimani. Sarà una mostra mercato. Dovrebbe essere adibita a fiera tutta la parte di via Saffi e la balconata di piazza Nuova e via Leonetta che tipicamente sono aree mercatali. L’organizzazione è stata riaffidata alla società Teor di Recanati. Un momento difficile questo per il commercio, con le norme anti Covid che sicuramente a settembre saranno ancora in vigore.

Il trofeo “Lamonica”

Non sarà fatta nemmeno quest’anno la corsa del trofeo ciclistico “Rigoberto Lamonica”, sempre a causa delle norme anti Covid: «Speriamo davvero nel 2022», ha detto il sindaco Simone Pugnaloni. Fu un organizzatore provetto come Lamonica a lanciare nel 1955 il ciclo delle corse patronali da sei chilometri che si disputavano sul percorso cittadino e che durarono, con grandissimo successo, fino all’edizione del 1966. Memorabili di quegli anni restano soprattutto le imprese di Livio Trapè, poi olimpionico a Roma nel 1960, magnifico vincitore nel 1958 e nel 1959. Il 25 dicembre del 1966 Rigoberto Lamonica dovette cedere, a soli 59 anni di età, ad un male inesorabile e la sua dolorosa e prematura scomparsa troncò d’improvviso anche la parabola delle corse del 18 settembre. Da allora, per vari anni, la tradizione delle corse di Osimo proseguì in maniera piuttosto saltuaria e stentata finché nel 1988, su iniziativa di Adalberto Gabrielloni, si aprì un nuovo ciclo. In forse gli spettacoli per le festività patronali tanto sentite e partecipate dagli osimani ma anche da tante persone dei Comuni limitrofi.