LORETO – «Quando vedo te, vedo speranza» è il tema del 43esimo pellegrinaggio Macerata-Loreto in programma sabato 12 giugno e che come lo scorso anno si svolgerà nella forma di un gesto a Loreto, che sarà possibile seguire a distanza. Lo annunciano gli organizzatori dell’evento religioso, citando anche una frase di papa Francesco: «Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Lo scorso anno il pellegrinaggio si è svolto in una maniera diversa e impensata, con un gesto proposto a porte chiuse da Loreto. In modo sorprendente, quasi un milione di persone si sono unite da casa. Abbiamo potuto toccare con mano che anche la circostanza più difficile non impedisce che emerga tutto il bisogno che il nostro cuore ospita nel più profondo di noi stessi».
Due anni fa, sempre a giugno, si sono messi in marcia in 80mila per tutta la notte per arrivare, fin dalle prime luci dell’alba, a Loreto e bruciare le intenzioni di preghiera nei bracieri incoraggiati dalle parole di papa Francesco, che ha benedetto la fiaccola della pace e poi si è collegato dal Vaticano con loro prima di partire a Macerata. Non essendo possibile camminare insieme nemmeno l’anno scorso appunto, il comitato ha pensato a un gesto di preghiera nella basilica della Santa Casa. Il gesto è stato preceduto dalla benedizione e accensione della fiaccola della pace da parte del vescovo di Macerata, monsignor Nazzareno Marconi, nella basilica della Misericordia di Macerata. Subito dopo la fiaccola ha raggiunto Loreto dove, in piazza della Madonna, c’è stata la prima parte del gesto del pellegrinaggio con preghiere, canti e letture. L’invito di monsignor Giancarlo Vecerrica ad attraversare la Porta santa del Giubileo lauretano ha dato inizio alla seconda parte del gesto con la consegna della croce del pellegrinaggio. Quel momento, scandito dalla lettura di brani del Vangelo, da canti, dalla recita del rosario e dalla lettura di alcune intenzioni di preghiera, è culminato nella benedizione eucaristica. Il gesto è proseguito nella Santa Casa dove, dopo la recita delle litanie lauretane, due studenti, a nome di tutti, hanno consegnato ai piedi della Madonna le preghiere pervenute. Il pellegrinaggio si era concluso con la benedizione di monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo di Loreto.