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Ragaini radiatori, prorogato il termine della procedura di mobilità

Potranno almeno tirare un sospiro di sollievo durante le ferie i dipendenti della Ragaini radiatori di Loreto che ha annunciato 166 esuberi. La Regione ha concesso una proroga al termine della procedura di mobilità. Se ne riparla a settembre

Gli operai della "Ragaini" in sit-in davanti alla Regione

LORETO – La “partita” si gioca in extremis. Ieri pomeriggio, 7 agosto, ultimo giorno per decidere sugli esuberi, altra riunione in Regione per il caso Ragaini radiatori, l’azienda di Loreto che a maggio ha annunciato 166 licenziamenti.

Assieme ai sindacati c’erano le rsu, i vertici della Ragaini e l’assessore al Lavoro Loretta Bravi. «Il termine della procedura di mobilità è stato prorogato fino alla durata della cig in deroga concessa dalla Regione Marche e comunque non oltre il 7 novembre – ha detto l’assessore regionale -. Le parti continueranno a ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti entro il 15 settembre, impegnandosi, durante tale periodo, a non attuare azioni unilaterali».

In assenza di accordo entro tale data la Regione, considerata l’eccezionalità della concessione e anche per consentire un utilizzo migliore delle risorse disponibili, si riserva di valutare l’opportunità di concedere o meno ulteriori periodi di cassa integrazione in deroga. Condizione essenziale per l’utilizzo della cig in deroga è la fruizione totale delle ferie e permessi di ciascun lavoratore. Durante questo periodo, le parti si attiveranno per ricercare soluzioni occupazionali per i lavoratori in esubero. Da parte sua la Regione Marche si è già adoperata per promuovere un tavolo con le aziende della cantieristica navale per favorire la ricollocazione dei lavoratori nelle aziende dell’indotto e in tal senso potranno essere attivati anche percorsi di formazione.

«Si tratta di una vertenza molto complessa – commenta ancora l’assessore Bravi – e come Regione stiamo cercando di fare quanto possibile per arrivare a una soluzione che non lasci nulla di intentato». Soddisfatte le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm: «Ci impegneremo a non intraprendere alcuno sciopero o altro in questa fase, così come l’azienda deve rimanere fedele alla promessa di non procedere con i licenziamenti. Siamo contenti di questa soluzione, almeno i dipendenti possono passare le ferie in relativa tranquillità».