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Reddito di cittadinanza, a Castelfidardo arrivano le telecamere di Agorà

La trasmissione televisiva di Rai 3 si è occupata del caso nella puntata andata in onda questa mattina. Intanto le opposizioni chiedono la convocazione urgente del Consiglio Comunale

CASTELFIDARDO – Il reddito di cittadinanza a Castelfidardo sta riscuotendo l’interesse dei media nazionali. Nei giorni scorsi se ne è interessata la redazione di PiazzaPulita, il programma televisivo di La7, mentre ieri mattina le telecamere di “Agorà” di Rai3 sono arrivate in città per registrare un servizio andato in onda questa mattina (vedi il servizio). Sono stati intervistati tra gli altri il Sindaco Roberto Ascani, il sindacalista della CGIL Bastianelli e gli esponenti dei partiti di opposizione.

Intanto, dopo il caso della dipendente licenziata dalla cooperativa che ha in appalto servizi dal Comune e che ha usufruito del reddito di cittadinanza (leggi l’articolo), i gruppi di opposizione Solidarietà Popolare, PD–BiC, e Uniti per Castelfidardo-Cittadini Attivi hanno deciso congiuntamente di chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale urgente. Lunedì depositeranno in Comune la richiesta e da quel momento, in base a quanto stabilito dall’art. 39 comma 2 del TUEL, il Presidente del Consiglio Comunale avrà un termine massimo di venti giorni per convocare la seduta.
«Che questo sistema abbia messo in luce a Castelfidardo gravi problematiche è ormai assodato – scrivono le opposizioni in un comunicato congiunto –. Non solo per il licenziamento, da parte di una cooperativa che ha un appalto per il Comune, di una addetta per dare spazio ad una inserviente proveniente dal reddito di cittadinanza, ma anche per il fatto che un’azienda vi abbia attinto pur avendo personale in mobilità e cassa integrazione. La questione, dicono i sei consiglieri, non può passare, come i 5 Stelle stanno tentando di fare, unicamente come semplice accanimento delle minoranze.
Troppo sbrigativo per il Sindaco scrivere “tanto rumore per un solo caso”, ammettendo dunque quanto accaduto, per poi affrettarsi a precisare “che poi abbiamo corretto”. Qui le criticità sono multiple e serie. Ma quello che maggiormente si contesta alla giunta 5 Stelle, che dal 2016 amministra la città di Castelfidardo, è il fatto di aver messo in pedi un meccanismo senza il coinvolgimento di nessuno».

L’altro aspetto contestato dalle opposizioni è che si tratti di una misura che va a sostegno delle aziende, fornendo loro personale a costo zero, piuttosto che ai cittadini disoccupati.
«Se quello che chiamano mistificando “Reddito di cittadinanza” è fatto per aiutare i soggetti in difficoltà, perché chi ha già svolto il reddito non potrà rifarlo l’anno successivo? – affermano i consiglieri di opposizione –. Forse 400 euro per sei mesi possono aver risolto i problemi di una famiglia? Un vincolo questo non presente invece per le aziende.
A questo punto viene da pensare che questa misura così studiata sia stata pensata più per favorire le aziende, meno chi è in vera difficoltà».
Le opposizioni questa volta vogliono vederci chiaro. Anche perché qui si si sta parlando, per i due anni del progetto, di un esborso di denaro pubblico per 188 mila euro.